Autore Redazione
martedì
25 Luglio 2017
10:01
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Cronaca - Acqui Terme - Alessandria - Novi Ligure

La grandine presenta il conto: danneggiato il 70% dei raccolti colpiti

Agricoltori sconsolati per calamità naturali sempre più ricorrenti.
La grandine presenta il conto: danneggiato il 70% dei raccolti colpiti

AGGIORNAMENTO ORE 12: I tecnici della Cia sono al lavoro per stimare i danni a seguito della grandinata di lunedì pomeriggio in quasi tutta la provincia di Alessandria, con l’eccezione del Novese e Ovadese, dove non si registrano danni. Danneggiati anche porticati, tettoie, strutture e macchinari agricoli.

A subire il contraccolpo, in particolar modo, sono stati i noccioleti, frutteti, seminativi e produzioni orticole principalmente nelle zone di Quattordio, Masio, Acqui Terme, Terzo, Strevi, Alice Bel Colle, Ricaldone e Cassine.

“È ancora difficile fare una conta precisa dei danni ma in alcune zone si parla di grandinata mista ad acqua con danno lieve” ha sottolineato il presidente provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori Gian Piero Ameglio “altri imprenditori riferiscono un danno più grave che arriva addirittura all’80%. Tutto questo si verifica in un momento molto delicato per l’agricoltura, determinato dalla fase di raccolta per l’ortofrutta e dagli ultimi passaggi prima della vendemmia. La grandinata si somma agli eventi insoliti e dannosi per il comparto agricolo verificati negli ultimi mesi, come le esondazioni di novembre e la gelata di aprile“.

“La grandinata ha colpito tutto il riso, di cui ha spaccato la foglia principale” ha raccontato il produttore di riso e cereali Alessandro Cacciabue di Tenuta Isolotto a Masio “non vedo ancora se anche le spighe sono state intaccate. Anche il mais ha le foglie tutte strappate; in mattinata verificheremo anche i danni sui ceci. I chicchi di ghiaccio hanno preso tutta la mia estensione; Masio e Quattordio hanno pesantemente subito il maltempo”.

“Dopo l’alluvione che ha coperto tutti i miei campi e la gelata che ha compromesso le produzioni, ora devo constatare che ho perso tutto. Il 100% del mio raccolto è perso ha aggiunto il produttore di orticole e frutta Roberto Dominici, di Felizzano “Non si è salvato niente sui nostri 80 ettari aziendali: pomodori, cipolle, rape rossi, fagioli, angurie, meloni, peperoni… non ho avanzato niente”.

“Stimo la perdita del 70% della mia produzione” ha concluso Marco Beria, dell’azienda Ca’du Ninein, produttore e trasformatore di nocciole ad Acqui Terme “è stato un anno davvero pessimo per le condizioni meteo, non rimane che pensare al 2018“.

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – La grandine di ieri pomeriggio ha presentato il conto. La mitragliata di pezzi di ghiaccio ieri ha danneggiato il 60-70% delle vigne di Brachetto, Moscato ma anche Barbera e Dolcetto. La stima esatta arriverà nei prossimi giorni ma le associazioni agricole hanno già stilato un primo resoconto. La Cia e la Coldiretti stanno mettendo insieme le testimonianze dei coltivatori del territorio. La grandine ha colpito nell’acquese, nel novese ma anche in alcune zone dell’alessandrino. I chicchi gelati hanno danneggiato le produzioni orticole, i vigneti e i noccioleti. Marco Beria, associato Cia, titolare dell’azienda Ca’ du Ninein, ha descritto così una stagione sfortunata: “è stata una annata terribile, come capita poche volte. Abbiamo iniziato ad aprile con una gelata forte e poi ieri è arrivato  il colpo finale: venti minuti di palline da ping pong ghiacciate piovute dal cielo. Ci mancano solo le cavallette e siamo a posto. Noi abbiamo perso il 70% di perdita del raccolto e ancora non ho avuto il coraggio di girare tra le mie nocciole per vedere cosa è successo. Adesso speriamo nel 2018“.

I danni causati dal maltempo ormai non sono più un’eccezione, spiegano gli agricoltori, costretti a far fronte a calamità sempre più ricorrenti: “La grandine – ha spiegato il presidente provinciale Coldiretti, Alessandria Roberto Paravidinoè la calamità più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno. Le precipitazioni peraltro non hanno scalfito lo stato di grave siccità dei campi perché l’acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti”.

“Inutile dire che questa nuova batosta va ad aggiungere nuovi problemi ai molti che deve già affrontare il settore primario in questo periodo. Ora, agli imprenditori agricoli, non rimane che sperare nella sollecitudine degli Enti preposti a garantire un indennizzo che possa porre rimedio ai danni causati dal maltempoSiamo di fronte quest’ anno al moltiplicarsi di eventi estremi con l’alternarsi di caldo anomalo, siccità, bombe d’acqua, grandinate violente ma anche incendi, con un impatto devastante sull’ambiente, l’economia e il lavoro – ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Leandro Grazioli. Lo sconvolgimento dei normali cicli stagionali impongono una nuova sfida non solo per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio ma anche per i consumatori, nella scelta dei prodotti da mettere nel carrello della spesa”.

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