Autore Redazione
giovedì
3 Agosto 2017
05:00
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Cronaca - Acqui Terme - Alessandria - Casale Monferrato - Novi Ligure - Ovada - Tortona - Valenza

La provincia di Alessandria ancora nella morsa di Lucifero

Mercoledì sfiorati i 40° in gran parte dell'alessandrino. Rovente soprattutto Novi Ligure dove la stazione meteo di Arpa ha toccato i 39.7°
La provincia di Alessandria ancora nella morsa di Lucifero

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – La morsa di “Lucifero” non accenna ad allentarsi e la provincia di Alessandria sarà ancora costretta a boccheggiare. Dopo un mercoledì rovente, quella di questo giovedì 3 agosto si preannuncia una giornata dal caldo ancora più “infernale”.

Almeno fino a sabato Arpa Piemonte non prevede nubi all’orizzonte e le temperature saranno quindi progressivamente in rialzo. A peggiorare la situazione, e aumentare il disagio, sarà come sempre l’umidità che farà percepire temperature ancora più elevate rispetto a quelle registrate nelle stazioni meteo. Termometri che già mercoledì sono schizzati quasi tutti in prossimità dei 40° gradi.

La colonnina di mercurio è salita fino a 39.7° nella stazione meteo di Arpa a Novi Ligure. Poco più bassa la temperatura massima registrata mercoledì a Basaluzzo: 39.4°. Caldo da togliere il fiato anche quello registrato a Castellar Ponzano, nel tortonese, con una massima di 39.2° e a Sezzadio che ha raggiunto un picco di 39.1°. Stazioni meteo “bollenti” anche quelle di Alessandria Lobbi, che nell’ora più calda ha toccato i 36.7°, e quella di Isola Sant’Antonio con una massima mercoledì di 36.3°.

A patire il caldo asfissiante e soprattutto la prolungata assenza di piogge sono anche i corsi d’acqua del territorio. Nel mese di luglio Arpa Piemonte ha registrato una media di 46 mm di pioggia sull’intero bacino idrografico del Po alla confluenza con il Ticino, circa il 20% in meno della media storica del mese. Per quanto intensi e spesso violenti, i temporali dei giorni scorsi non sono bastati a ingrossare fiumi e torrenti dell’alessandrino, oggi quasi tutti sotto lo zero idrometrico, ossia al di sotto del valore considerato la base per quella stazione. In grossa criticità è soprattutto lo Scrivia, a un livello idrometrico di -1.59 metri. Una carenza d’acqua che sta mandando in emergenza anche i comuni che proprio dal quel bacino pescano l’acqua che sgorga poi dai rubinetti delle case.

Come comunicato mercoledì da Gestione Acqua spa, infatti, la siccità sta iniziando a creare problemi a Novi Ligure e Pozzolo Formigaro dove potrebbe non essere garantita la fornitura di acqua potabile soprattutto ai piani alti delle palazzine e nelle ore di punta della giornata, cioè alla mattina, all’ora di pranzo e di cena. Anche nel resto della provincia i fiumi hanno “sete”. Le riserve idriche delle falde stanno però mettendo al riparo da problemi di fornitura di acqua potabile.

Per evitare emergenze legate alla siccità, e anche per tornare finalmente a respirare, è comunque meglio sperare di poter aprire presto gli ombrelli. L’unica soluzione alla mancanza d’acqua è la pioggia. “Sporadici temporali però non bastano” ha precisato il Direttore di Arpa Alessandria Alberto Maffiotti. L’acqua deve arrivare a inzuppare i terreni perché solo a quel punto potrà scorrere fino ai torrenti e fiumi dell’alessandrino.

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