6 Settembre 2017
15:50
Aeham Ahmad in Musica per la speranza – Concerto per pianoforte solo
Le note di un pianoforte, a volte, possono essere più forti dei fischi assordanti dei missili che
precipitano o delle bombe che esplodono nelle zone di guerra. Non è la fantasia di un pacifista, né
la poesia di un film d’autore. È la storia di Aeham Ahmad, ormai noto in tutto il mondo come il
leggendario pianista di Yarmouk, campo profughi palestinese alle porte di Damasco dov’è nato nel
1989. Dalla Siria ai teatri d’Europa, il leggendario pianista di Yarmouk torna in Italia con la sua “Musica
per la speranza” e la sera di Venerdì 8 Settembre si esibisce a Novi Ligure. Un’occasione
imperdibile per conoscere e ascoltare la malinconia dell’esilio di un pianista che concepisce la
musica come un’arma per costruire la speranza di un mondo diverso.
Le immagini di Aeham Ahmad al pianoforte, tra le macerie dei bombardamenti alla periferia della
capitale siriana, hanno commosso il mondo intero. Lì Ahmad suonava ogni giorno un pianoforte
montato su un carretto, circondato da bambini che lo accompagnavano con il canto. Una forma di
resistenza alla guerra, il sollievo della musica contro il mortifero frastuono del conflitto militare. Il
giorno in cui i miliziani dell’Isis gli hanno bruciato il pianoforte – perché la musica occidentale è
considerata peccato mortale – e ucciso uno dei bambini che stavano intorno al piano, Ahmad ha
deciso di lasciare il suo paese e fuggire verso l’Europa attraverso la rotta balcanica, insieme a
migliaia di altri migranti. Fino all’arrivo in Germania, dove acquisisce lo status di rifugiato, inizia a
suonare nei teatri, incontra Angela Merkel, pubblica il suo primo album e vince il premio
Beethoven. Attualmente sta lavorando al suo secondo album e alla sua autobiografia, entrambe in
uscita nel 2017.