16 Febbraio 2024
13:33
In Piemonte calano le compravendite e salgono i prezzi delle case. Alessandria, però, tiene testa alla crisi
PIEMONTE – Il 2023 ha fatto registrare una contrazione delle compravendite immobiliari in buona parte del Piemonte e un generalizzato aumento dei prezzi delle case. In base ai dati elaborati da Fiaip Piemonte, Federazione italiana agenti immobiliari professionali, nei primi 9 mesi del 2023 solo Biella ha visto aumentare gli scambi, sia nel capoluogo che in provincia. Nella città di Biella le compravendite sono state il 4% in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (532) e nel resto del territorio provinciale si sono realizzate 1.752 compravendite che hanno portato a una crescita del +1,13%. L’unico altro segno positivo nell’elaborazione svolta da Fiaip Piemonte è quello della città di Alessandria. Il mercato immobiliare del capoluogo “si difende” e la città registra un +1,8% di compravendite (1.058). Non va altrettanto bene fuori da Alessandria. Il mercato immobiliare della provincia alessandrina, infatti, perde il 2,8% (4.325 scambi).
Ad andare peggio è la città di Cuneo con 440 compravendite e il -23,3% di transazioni rispetto ai nove mesi del 2022. Nell’insieme la provincia cuneese registra il -12% e circa 5.704 scambi. Segue la città di Asti (656 scambi) che segna il -20,1% e porta la sua provincia a -17,3% con un totale di 1.933 compravendite. Poi c’è la città di Verbania che, con 344 scambi, scende del -19,8%, mentre tutto il verbano cala del -13% (1.851 transazioni).
La città di Torino segna il -9,4% di compravendite con 10.667 scambi. Mentre con un totale in 9 mesi di 24.220 transazioni, la città metropolitana vede un calo di quasi il 12% (-11,9%) rispetto all’anno prima. Numeri che rispetto allo stesso periodo del 2019 rappresentano circa il 10% in più.
La città di Vercelli resta sostanzialmente stabile nelle compravendite e segna solo un -1,3% con i suoi 501 scambi, ma nell’insieme la sua provincia perde a doppia cifra, -12,4% (1.588 transazioni).
La città di Novara tiene con 1.149 compravendite e il -2,5% di scambi. Con un totale di 3.768 transazioni, la provincia novarese scende rispetto ai nove mesi del 2022 del -4,4%.
A livello regionale Fiaip Piemonte ha calcolato la vendita di 45.141 case nei primi 9 mesi del 2023. il -10,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Tutti i tre trimestri presi in considerazione mostrano una diminuzione nel numero di vendite concluse (I trim -7%, II trim -12,6%, III trim -11,7%). Si tratta del primo calo negli scambi residenziali dopo l’eccezionale slancio delle vendite registrato nel biennio scorso.
“Il rallentamento del mercato immobiliare aveva già iniziato a presentarsi con la fine del 2022 e si è fatto progressivamente più significativo nel 2023 – commenta il presidente di Fiaip Piemonte, Marco Pusceddu – Come da previsioni, i volumi venduti stanno gradualmente tornando in linea con quelli del 2019, pur mantenendosi su livelli più alti di quelli registrati prima del Covid”.
Le compravendite concluse in nove mesi in Italia sono state 507.879 il -11,8% rispetto allo stesso periodo del 2022.
“L’erosione del potere di acquisto e l’aumento dei tassi di interesse hanno penalizzato il comparto: c’è stata più difficoltà ad accedere al credito e l’inflazione ha determinato maggiore prudenza, incertezza economica e minore disponibilità di spesa – spiega il presidente Pusceddu – La diminuzione delle compravendite si è accompagnata alla frenata dei mutui che, a livello nazionale, ha sfiorato il -30%. Una difficoltà che si è tradotta anche nello spostamento di parte della domanda, il 5 o il 6%, verso il mercato della locazione con un conseguente aumento dei canoni di affitto.
I prezzi delle case hanno visto invece un generalizzato aumento dei prezzi medi al metro quadro, che varia da città a città e da zona a zona, ma che oscilla tra il 2% e il 3%”.
Con riferimento ai primi nove mesi dell’anno, gli scambi realizzati nel 2023 rappresentano comunque il +17% rispetto a quelli del 2019. Il 2019 è un anno di riferimento, perché ci permette di capire qual era l’andamento del mercato prima della perturbazione dovuta al Covid-19, che ha caratterizzato il 2021 e il 2022 con uno straordinario balzo del mercato residenziale.
“Questo raffronto con il 2019 – sottolinea il presidente Fiaip Piemonte – ci fa capire che, al di là delle oscillazioni percentuali, il mercato è tutt’altro che fermo e che gli scambi registrati rappresentano comunque un buon numero di transazioni e un mercato in salute”.
PREVISIONE
Le previsioni oggi vedono un 2024 stazionario, in linea con i volumi del 2023. Alcuni operatori avvertono una ripresa in questo inizio anno, mentre in pochi ritengono che le vendite caleranno anche nel 2024. Dal punto di vista dei valori la maggior parte degli operatori è concorde che i prezzi saranno in moderato aumento anche nel 2024.
“L’ipotesi di crescita è perlopiù legata al possibile calo dei tassi sui mutui – conclude Marco Pusceddu, presidente Fiaip Piemonte – A tenere è la componente di chi investe nel mattone, anche con sacrificio, per tutelare il proprio capitale dall’erosione finanziaria e per poter avere un piccolo reddito extra, un’entrata in più che possa ammortizzare il carovita“.