Cronaca - Alessandria

Dagli adesivi ai diplomi di “paziente coraggioso”. Le piccole attenzioni dell’Ospedaletto che rendono ancora più grandi le cure

ALESSANDRIA – All’Ospedaletto di Alessandria la cura dei più piccoli è anche nei piccoli gesti. Attenzioni che in molti casi riescono a distrarre e tranquillizzare bambini che stanno male. Un adesivo regalato dopo il Triage al Pronto Soccorso dell’Infantile anche se può sembrare poco in realtà è molto per un bambino, e anche per un genitore in apprensione. Quell’inaspettato premio riesce a spalancare e rilassare lo sguardo dei più piccoli, che spesso non riescono ancora a spiegare cosa li fa stare male.

Chi è stato al Pronto Soccorso del Cesare Arrigo sa che l’attenzione ai bambini lascia colorati segni anche lungo le pareti degli ambulatori e sulle barelle. E anche durante gli esami e gli accertamenti nei reparti c’è sempre un angolo con qualche gioco, una delicata attenzione a spiegare la procedura e persino un diploma di “paziente coraggioso” che inorgoglisce un bambino.

In un Pronto Soccorso Pediatrico per prima cosa bisogna “agire sull’accoglienza”, ha spiegato Cinzia Marciano. Il medico pediatra è responsabile del Pronto Soccorso dell’Infantile di Alessandria, che lo scorso anno ha superato i 20 mila accessi di pazienti “da 0 a 17 anni”. In media sono stati visitati 55 bambini e adolescenti al giorno, con un picco di 100 registrato a dicembre a causa dell’influenza. Circa la metà sono risultati “codici azzurri”, colore che indentifica situazioni non di emergenza ma che necessitano comunque di accertamenti o interventi da parte del personale medico. Per fortuna solo una piccola fetta, lo 0,4%, sono stati i codici rossi e un 8% i codici arancioni (1556 accessi). Il “picco” di bambini nelle sale d’attesa normalmente si registra nel fine settimana, quando si esce di più e aumenta anche la probabilità di cadute e fratture ma anche di accessi dei cosiddetti “codici verdi”. La stragrande maggioranza di pazienti arrivati al Pronto Soccorso Pediatrico lo scorso anno è stata poi dimessa dopo gli accertamenti e le cure ma c’è stato anche un 5% di bambini e ragazzi tenuti in osservazione breve al Pronto Soccorso.

I numeri del Dea Pediatrico confermano “la centralità e l’importanza del Cesare Arrigo”, uno dei 13 Ospedali Infantili presenti su tutto il territorio nazionale e uno dei due in Piemonte, insieme al Regina Margherita. Il Cesare Arrigo, ha spiegato Enrico Felici, Direttore di Pediatria e Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP) del Piemonte e della Valle d’Aosta, è una realtà in continua crescita. Nei prossimi giorni verranno illustrati nel dettaglio anche i lavori che coinvolgeranno l’Infantile e che restituiranno un ospedale “rinnovato dal punto di vista estetico e potenziato nei servizi”.

Il primo dei tre lotti, per l’adeguamento energetico e antisismico della struttura, è già partito ed è prevista anche la realizzazione di una nuova area chirurgica, un miglioramento dell’area del Pronto Soccorso, delle parti comuni e dell’ingresso principale. Anche grazie ai prossimi lavori, l’Infantile di Alessandria giocherà un ruolo sempre più di primo piano. In un Paese dove il tasso di natalità continua a calare, gli Ospedali Pediatri per il dottor Felici dovranno diventare “centri di alta specializzazione”. Già oggi il Cesare Arrigo è in grado di dare risposte “di alto livello” che richiamano famiglie anche da fuori regione e anche giovani medici: “Che fanno la fila per venire a lavorare qui” ha sottolineato con orgoglio il Direttore di Pediatri. La speranza è che il prossimo potenziamento della struttura riesca a garantire anche un maggior numero di posti letto di Neuropsichiatria Infantile dove, soprattutto dove il covid, si sta registrando un notevole aumento di accessi e che è proprio una quelle specialità che per Felici può dare “le risposte di alto livello” che saranno richieste alla Pediatria del futuro.

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