Autore Redazione
giovedì
21 Marzo 2024
12:59
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Cronaca - Alessandria

Anemos: “No al glifosato, non si metta a rischio la nostra salute per risparmiare denaro”

Anemos: “No al glifosato, non si metta a rischio la nostra salute per risparmiare denaro”

ALESSANDRIA – La posizione del Comune di Alessandria sull’impiego del glifosato in alcuni punti della città per eliminare le erbe infestanti sebbene consentito dalle norme, come spiegato dal sindaco Giorgio Abonante, non convince diversi cittadini, anche alla luce di alcuni studi.

L’associazione Ànemos salute-inquinamento ha infatti invitato l’Amministrazione a bandire questa sostanza. “Il glifosato è stato inserito dallo IARC nella categoria dei probabili cancerogeni, sempre nella pagina del sito dello Iarc si legge anche che “ ECHA, EFSA, OMS e FAO hanno espresso giudizi più rassicuranti, ma hanno previsto comunque misure di cautela, come il divieto di utilizzarlo in aeree densamente popolate.” Da tempo, come immagino saprà il nostro sindaco Abonante, sui giornali si leggono diverse inchieste giornalistiche che trattano della pericolosità sulla salute umana del glifosato, citiamo per esempio l’inchiesta del Salvagente di qualche anno fa sulla presenza di glifosato nella pasta di alcune note marche. Il glifosato è stato per lungo tempo usato dagli agricoltori e molti medici si sono mobilitati per chiedere di bandirne il suo utilizzo, ricordiamo la lettere dei medici Isde alla Commissione europea per chiederne il bando“.

Noi, i 28 gruppi ambientali e sanitari sottoscritti, vi esortiamo a vietare immediatamente il glifosato dal mercato europeo sulla base della schiacciante quantità di prove scientifiche che dimostrano che il glifosato e i prodotti a base di glifosato probabilmente causano gravi malattie agli esseri umani, l’ambiente e le sue specie. Ad esempio, oltre al suo potenziale cancerogeno, studi recenti dimostrano che il glifosato e i suoi prodotti possono essere neurotossici e contribuire allo sviluppo della malattia di Parkinson, può causare malattie renali interrompere il microbioma umano. Anche l’esposizione materna al glifosato è stata studiata dimostrando durata gestazionale ridotta e sviluppo anormale degli organi riproduttivi nei neonati”.

Nella lettera Anemos e le associazioni reputano alquanto “assurdo che il sindaco, per valutare l’impatto che l’uso in ambiente urbano del glifosato ha sulla salute umana, non abbia chiesto consulenza a dei medici per esempio proprio ai medici Isde che si occupano di questo, e si sia affidato a uno studio legato all’ambiente dell’agricoltura“.

Alessandria, così come altri comuni piemontesi, aveva bandito questo utilizzo essendo stata lungimirante e per una volta potevamo dichiararci all’avanguardia per aver messo la salute al primo posto. Considerando quanto sia difficile poi ottenere indagini epidemiologiche dagli enti pubblici per valutare gli impatti degli inquinanti sulla salute ci opponiamo all’utilizzo del glifosato in ambiente urbano, non siamo disposti a mettere a rischio la nostra salute per risparmiare denaro“.

L’ultimo affondo dell’associazione trae spunto dalla “pagina ufficiale del suo partito politico, PD, che ricorda i valori a cuore del partito medesimo tra cui la tutela della salute e dell’ambiente. Qui si legge: “Il faticoso lavoro di affermazione delle ragioni di uno sviluppo sostenibile rischia di essere messo sotto attacco dalla vecchia ricetta di chi pensa che ambiente e sviluppo non possono stare insieme. O peggio che per rimettere in moto l’economia la sola strada possibile è quella di consumare senza limiti le risorse naturali, spazzare via regole e fingere di ignorare il costo sociale e ambientale che ogni scelta porta con sé.(…) l’economia per ripartire in questo momento deve fondarsi proprio su una nuova e solida alleanza tra salute e ambiente”.

Alla luce di tutto questo la richiesta finale coinvolge “tutti i consiglieri di opporsi alla richiesta di eliminazione del divieto di usare il glifosato in ambiente urbano“.

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