Autore Redazione
giovedì
25 Aprile 2024
20:48
Condividi
Politica - Ovada

25 Aprile, il sindaco di Ovada: “In forze di Governo lavoro strisciante contro i nostri principi”

25 Aprile, il sindaco di Ovada: “In forze di Governo lavoro strisciante contro i nostri principi”

OVADA – “Ogni conquista del passato non va mai data per scontata, ogni traguardo raggiunto, spesso a costo della vita, non va solo commemorato ma onorato e preservato“. Le parole sono quelle del sindaco di Ovada, Paolo Lantero, in occasione del 25 Aprile.

La celebrazione a Ovada “è stata sentita e partecipata” ha scritto sulla sua pagina Facebook il sindaco Lantero. Nell’ultimo anniversario della Liberazione con la fascia da primo cittadino di Ovada, Paolo Lantero nella sua orazione ufficiale al Teatro Comunale “Dino Crocco” ha ricordato i martiri della Benedicta e “il profondo silenzio carico di emozione” durante la ricorrenza degli 80 anni dall’eccidio nel momento della lettura dei 154 nomi dei ragazzi trucidati dalla violenza nazifascita: “Una litania laica di nomi accompagnati dalla età; il più anziano un quarantenne, il più giovane un sedicenne, la maggioranza di loro giovani tra 18 e 25 anni”. 

“Salire al Sacrario è osservare le radici della nostra Costituzione” ha detto Lantero e bisogna fare “il possibile affinché si salga, sempre di più, insieme ai giovani“.

La memoria è dovere morale, innanzitutto, ma in questo momento politico e in questa nostra società del prendi e fuggi, diventa strumento culturale e di progresso da coltivare con insistenza e continuità” ha aggiunto nella sua orazione il sindaco di Ovada, che ha poi lanciato un monito in un momento storico complicato “che vive di tensioni e difficoltà globali sempre più gravose“: “Se esistono, oggi, reali minacce di mistificazione di quei fatti da parte di gruppi e organizzazioni neofasciste, pericolosi perché cercano di fare proseliti tra i giovani, approfittando dello smarrimento di ragazze e ragazzi ai quali è stata sottratta la fiducia nel futuro, ma visibili e contrastabili, peggio a mio avviso è il lavoro silenzioso e strisciante di esponenti delle forze di Governo attuali. Sono sotto gli occhi di tutti le politiche avverse ai nostri principi, tra molte il tentativo pericolosissimo di omologazione dell’informazione e una temibile proposta di riforma del nostro ordinamento costituzionale”.

La lotta di liberazione e la sconfitta del nazifascismo sono le radici fondanti della Costituzione della Repubblica italiane ma anche il mandato originario dell’Unione Europea, ha detto anche nella sua orazione il sindaco Lantero che, guardando alle prossime Europee ha invitato “a far sentire la voce dei Resistenti contro il panorama dei nazionalismi e di posizioni che invitano alla chiusura piuttosto che alla accoglienza”.

Oggi più che mai “dobbiamo raccogliere la più profonda testimonianza della guerra di liberazione che fu ricerca di pace, pace tra i popoli tutti” e recuperare “con forza e determinazione” l’autenticità e la sostanza alle parole “uguaglianza, libertà, dignità, solidarietà, giustizia sociale e, ultima ma non ultima, umanità”.

(in copertina e nell’articolo foto tratte dalla pagina Facebook di Paolo Lantero)

 

 

Condividi