Autore Redazione
venerdì
13 Settembre 2024
11:58
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Cronaca - Casale Monferrato

L’addio della Cgil a Romana: “Con la storia della sua vita è entrata nella vita di tutti noi”

L’addio della Cgil a Romana: “Con la storia della sua vita è entrata nella vita di tutti noi”

CASALE MONFERRATO – Con la storia della sua vita ma soprattutto con la sua grande determinazione, Romana Blasotti Pavesi ha lasciato un segno nelle vite di tantissime persone, prima a Casale e poi nel mondo. Così Mirko Oliaro, responsabile Amianto Cgil nazionale e Segretario Organizzativo Cgil Alessandria, racconta la presidente onoraria dell’Afeva, mancata a 95 anni. “La Romana”, come la chiamavano tutti, è stata una figura storica di riferimento della lotta all’amianto e all’Eternit di Casale Monferrato e Mirko Oliaro ha voluto soprattutto evidenziare “la coerenza e la determinazione” di Romana.

Spesso si racconta la storia di un territorio legata alle vicissitudini e alle tragedie che lo colpiscono. Si riduce il tutto ad un mero racconto ad una storia appunto. La storia dell’Eternit, della fabbrica e dell’amianto che produceva, è legata indelebilmente al nostro Monferrato ma lo è di più alla vita delle persone che ha distrutto. Romana ne è l’esempio lampante. Esempio nella sofferenza e nel dolore ma ancor di più nella determinazione che ha dimostrato nel tenere la coerenza necessaria alla lotta all’amianto e all’Eternit, nonostante il tempo e le “cassandre” economiche dello svizzero al Comune di Casale. La ricordo, sulle scale del Comune insieme a molti cittadini a gridare il suo no all’offerta del “diavolo”, ma ricordo ancor di più la sua rabbia, la sua indignazione di fronte ai molti cittadini che non capivano, per Lei in maniera incomprensibile. Le sue parole sono state per alcuni un vero schiaffo etico e morale; se non ci fossero state non si sarebbero mobilitati così tanti cittadini e senza questo ampio dissenso forse la storia sarebbe stata un’altra.

Una persona diventa un simbolo per un territorio. Romana era una donna semplice, umile ma ha avuto la capacità di entrare con la storia della sua vita nella storia delle nostre vite, a Casale prima, nel mondo poi. Grazie”.

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