Autore Redazione
mercoledì
2 Ottobre 2024
07:05
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Cronaca - Casale Monferrato

Legambiente Casale contro il Ddl Sicurezza

Legambiente Casale contro il Ddl Sicurezza

CASALE MONFERRATO – Anche Legambiente Casale è contro il Ddl sicurezza, il provvedimento governativo contro il quale, la scorsa settimana, in molte città italiane numerose associazioni e diverse forze politiche hanno protestato. “Non se ne è parlato ancora abbastanza, ha spiegato l’associazione casalese” e “protestare vuol dire esprimere platealmente e pacificamente un dissenso anche molto forte, portando e spiegando perché si è contrari e proponendo alternative. Ebbene, questa modalità di partecipazione e opposizione democratica è messa in pericolo da questo decreto legislativo, come ha ben spiegato il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani”. “Con le norme contenute nel DDL sicurezza si vuole criminalizzare e punire il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, come ad esempio chi scende in piazza contro la costruzione di opere considerate strategiche dal governo, anche se inutili e dannose, come il Ponte sullo Stretto o i nuovi gasdotti o rigassificatori che faranno diventare l’Italia l’hub europeo del gas fossile”.

Noi del Circolo Legambiente Verdeblu sottoscriviamo questa posizione e ricordiamo che le nostre battaglie nel territorio sono quelle che hanno favorito la salute, la dignità e la sicurezza di tutta la comunità: il diritto alle bonifiche, contro l’amianto e per il processo contro la Eternit; le difesa dell’acqua pubblica; la difesa e la pulizia delle aree verdi; i ritrovi settimanali per la pace, contro la guerra; le campagne per la mobilità sostenibile e il trasporto ferroviario. Tante battaglie che ci hanno visti scendere insieme in piazza, nelle nostre piazze, con la cittadinanza del Monferrato. Pochi o tanti che si sia a manifestare, il principio deve essere lo stesso: la libertà di esprimere dissenso e di denunciare i pericoli non può assolutamente essere messa in discussione”. Per questo, con il presidente Ciafani, “al Governo Meloni chiediamo con forza un passo indietro“. Infatti “la sicurezza in Italia si afferma contrastando le vere minacce al nostro Paese“, come i reati delle agromafie, ancora oggi inspiegabilmente fuori dal Codice penale; l’abusivismo edilizio, “che porta i cittadini a vivere in edifici pericolosi o in aree a rischio alluvione“; la crisi climatica, che richiede “adeguate politiche di mitigazione e adattamento, spingendo sullo sviluppo delle rinnovabili“, con lo stop alle fonti fossili.

Il Circolo Legambiente Verdeblu si unisce dunque ai tanti, specialmente ragazzi e ragazze, che si battono per ottenere misure urgenti e per “dare attuazione a quanto previsto dal Piano nazionale adattamento climatico, in primis alle azioni per ridurre il rischio idrogeologico, tutelando le persone che vivono in aree pericolose. È urgente varare un piano nazionale di adeguamento infrastrutturale e antisismico del vetusto patrimonio edilizio, pubblico e privato, bonificandolo anche dall’amianto ancora presente in tutta Italia, e aumentare il livello qualitativo del controllo dell’inquinamento ambientale da parte delle Agenzie regionali protezione ambiente…Questi sono i punti cardine della sicurezza che rivendichiamo e sul quale dovrebbe concentrarsi l’azione del Governo”.

L’ambiente è minacciato, la salute è minacciata, la pace è minacciata ogni giorno, ridurre gli spazi e le forme di espressione e dissenso è negare l’evidenza e nascondere la polvere sotto il tappeto – conclude l’associazione.

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