20 Dicembre 2024
09:30
Bloccata a Foggia banda degli assalti ai bancomat con il metodo della “marmotta”. Colpi anche a Milano, Pavia e Torino
LOMBARDIA/PIEMONTE – Sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a una serie di furti aggravati dall’utilizzo di materiale esplosivo, violazione della legge sulle armi, ricettazione e riciclaggio le otto persone raggiunte da una misura cautelare in carcere eseguita dai Carabinieri del Comando provinciale di Foggia e disposta dal giudice per le indagini preliminari del tribunale del capoluogo dauno. La banda prendeva di mira soprattutto gli sportelli Atm di istituti di credito, bancari e postali con ordigni artigianali, le cosiddette ‘marmotte’, assimilabili per caratteristiche e composizione ad armi da guerra, in Puglia, Campania, Basilicata, Lombardia e Piemonte. Le indagini sono state avviate nel mese di dicembre 2023 in seguito a ripetuti furti in tutto il territorio nazionale. I banditi danneggiavano le casseforti collegate ai dispositivi di prelievo automatici e si appropriavano del denaro.
Secondo la ricostruzione della Procura e dei carabinieri di Foggia, il modus operandi della compagine criminale prevedeva l’impiego di auto di grossa cilindrata provento di furto o con targhe clonate per gli spostamenti e l’utilizzo di carte di credito prepagate, fornite da uno degli indagati e intestate a stranieri, inserite nelle ‘bocchette’ degli sportelli Atm per assicurarne l’apertura e consentire la successiva introduzione della ‘marmotta‘.
L’organizzazione avrebbe beneficiato di specifiche professionalità e competenze, in relazione alla fabbricazione di ordigni artigianali e al possesso di conoscenze sui meccanismi di funzionamento degli sportelli automatici, e di un’attenta attività di pianificazione, con l’assegnazione preordinata dei ruoli che ciascun indagato avrebbe dovuto rivestire nel corso degli assalti (autisti, vedette, staffettisti, esecutori con compiti operativi e logistici). Durante le investigazioni è stato documentato il metodo con il quale il denaro asportato, macchiato dai dispositivi antifurto degli sportelli Atm, veniva ripulito e riciclato e sono state accertate le modalità di spartizione dei proventi che prevedevano, tra l’altro, un tariffario prestabilito per i partecipanti e la corresponsione di somme di denaro in caso di buon esito del colpo.
La richiesta del provvedimento cautelare si giustifica con l’esigenza di arginare la reiterazione dei delitti, come evidenziato da un’attività di analisi che ha riguardato più di 80 furti aggravati con esplosivo in danno di banche e uffici postali commessi dalla fine del 2023 in tutto il territorio nazionale, permettendo di delineare in capo agli indagati, nell’ambito di indagini tuttora in corso, responsabilità in ordine a 17 assalti, che avrebbero fruttato complessivamente circa 290.000 euro – compiuti tra luglio e settembre 2024 in Puglia (nelle province di Foggia e Bari), Piemonte (in provincia di Torino, presso cui dimora stabilmente un indagato che fungeva da collegamento organizzativo e logistico con quel territorio), Campania (in provincia di Avellino), Lombardia (nelle province di Pavia e Milano) e Basilicata (in provincia di Potenza).
Nel corso di perquisizioni effettuate contestualmente all’esecuzione della misura sono stati sequestrati numerosi documenti d’identità, carte di credito ricaricabili, banconote – parte delle quali ‘macchiate’ o sottoposte ragionevolmente a trattamento per la smacchiatura – 31 cartucce calibro 12 e 7,65, 3 autovetture, 3 targhe per veicoli, 261 petardi, 2,20 metri di miccia per “marmotte” e 4 orologi di valore.
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