Autore Redazione
venerdì
24 Gennaio 2025
06:17
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Cronaca - Piemonte

Capo Dia Torino: “‘Ndrangheta sempre più evoluta e imprenditori da estorti a collusi”

Capo Dia Torino: “‘Ndrangheta sempre più evoluta e imprenditori da estorti a collusi”

PIEMONTE – “La mafia si è evoluta, passando dai reati tradizionali a nuovi business con profitti maggiori e rischi minori, diventando una mafia ‘silente e liquida’. L’infiltrazione nella filiera degli appalti e nel settore produttivo è una strategia sempre più utilizzata, insieme all’uso di competenze tecniche e alla creazione di una ‘economia chiusa’. L’uso della violenza è sempre più residuale, sostituito da strategie di infiltrazione silenziosa e azioni corruttive”.

Le parole sono di Tommaso Pastore, capo centro della Dia di Torino, durante l’audizione in commissione Legalità in Regione Piemonte, presieduta da Domenico Rossi. “Le mafie preferiscono investire capitali illeciti in attività affaristico-imprenditoriali – ha specificato Pastore – come riciclaggio, appalti, giochi e scommesse, business dei rifiuti. Cambia anche il ruolo degli imprenditori che, da estorti, oggi diventano collusi. Le organizzazioni criminali dimostrano una notevole capacità di adattamento ai mutamenti economici”. Le organizzazioni mafiose si evolvono non solo sul fronte degli affari ma anche in ambito tecnologico dai “sistemi di comunicazione crittografata e social media, è diventato fondamentale per le loro attività illecite”.

La ‘ndrangheta è la forma di criminalità più radicata in Piemonte – ha proseguito – con forti legami nella sfera socio-economica e sinergie con altre organizzazioni criminali sul territorio, come dimostrano numerose sentenze e, tra le altre, l’inchiesta Minotauro. Proprio questa inchiesta ha dimostrato l’unitarietà del fenomeno ‘ndranghetista e la presenza di 9 locali, cioè gruppi mafiosi strutturati, con un’autonomia operativa dalla Calabria con cui permane un legame strutturale. Oggi il numero di locali è notevolmente cresciuto in Piemonte, in tutte le province, come dimostrano anche i numerosi provvedimenti interdettivi dal 2017 a oggi”.

Per quanto riguarda le altre organizzazioni, la mafia siciliana ha interessi nei settori dei trasporti e della ristorazione, ma in una posizione di basso profilo e talvolta ausiliaria o complementare alla ‘ndrangheta. La criminalità straniera (albanese, romena, africana, cinese) è attiva nello spaccio, nella prostituzione e in altri reati, anche in questi casi talvolta in sinergia con la mafia calabrese.

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