8 Aprile 2025
17:24
Proposta legge su logistica stoppata in Regione. Bussalino: “Non adatta a dinamismo del settore”. Rossi (PD): “Troppo immobilismo”
PIEMONTE – La Giunta regionale del Piemonte ha espresso parere negativo sulla Proposta di Legge n. 54 del Consiglio regionale, presentata dal gruppo consiliare del Partito Democratico e incentrata sulla pianificazione degli insediamenti logistici a rilevanza sovracomunale.
Il parere sottolinea come la proposta non tenga adeguatamente conto della normativa regionale vigente, in particolare del Piano Territoriale Regionale (PTR), aggiornato con deliberazione della Giunta il 3 giugno 2024. Il PTR individua già 22 Ambiti di Integrazione Territoriale (AIT) a vocazione logistica, garantendo coerenza tra la pianificazione regionale, metropolitana e provinciale.
“La logistica è un settore chiave per lo sviluppo economico del Piemonte – ha dichiarato l’assessore regionale alla Logistica, Enrico Bussalino – ma la sua crescita va governata con strumenti chiari e integrati. Abbiamo già avviato una pianificazione strategica attraverso il PTR, che evita sovrapposizioni e garantisce equilibrio tra competitività e sostenibilità. Serve una visione d’insieme, non nuove norme frammentarie che rischiano di creare confusione tra enti locali e investitori.”
Il parere evidenzia inoltre che la definizione rigida di ambiti “idonei” e “inidonei” prevista nella PdL 54 non si adatta alla dinamicità del settore logistico e ai mutamenti del sistema economico-produttivo. È preferibile, invece, un approccio flessibile che valorizzi i territori a maggiore vocazione logistica, già identificati nel PTR, lasciando spazio ad aggiornamenti nella pianificazione futura.
“Il testo della legge – ha replicato Domenico Rossi, primo firmatario della Pdl 54 e rappresentante del Partito Democratico – voleva tenere insieme sviluppo sostenibile ed efficienza dell’intero sistema logistico della nostra regione per trasformarla davvero in un polo centrale a livello europeo. Un obiettivo ambizioso e perseguibile proprio grazie al contributo di tutti i soggetti intervenuti in audizione. Con la Pdl chiedevamo una cosa soltanto: pianificare. Esattamente il compito della Regione, esattamente il motivo per cui ciascun consigliere è stato eletto. Questa maggioranza, però, non solo è incapace di proposte, va ricordato che nella scorsa legislatura ogni tentativo di intervento su una riforma della legge urbanistica ha dato esiti disastrosi, ma rifiuta pregiudizialmente ogni contributo. Ciononostante continueremo nel nostro lavoro di opposizione costruttiva per dimostrare ai piemontesi che esiste un’alternativa all’immobilismo”. “Se la Regione non pianifica, non serve a nulla. Il centro-destra si è rifugiato in un letargo sempre più ingiustificabile, ma mentre loro dormono il Piemonte è abbandonato a se stesso. Per questo ho portato una sveglia in aula: siamo in primavera, è ora di svegliarsi” conclude Rossi.
Duro anche il commento di Domenico Ravetti, esponente Pd e vicepresidente del Consiglio Regionale: “Avete presente la proposta di legge per pianificare gli insediamenti logistici in Piemonte? Ricordate che ci siamo detti che manca una programmazione per evitare la cementificazione “selvaggia” di immense aree verdi? Non avete dimenticato le lamentele dei sindaci che sono sempre più soli e senza adeguati strumenti normativi nell’affrontare le pur legittime pressioni immobiliari in questo ambito? Ecco. La destra, la giunta e il presidente della Regione hanno bocciato la nostra proposta; un vero peccato perché non sono entrati nel merito e non hanno provato, nemmeno per il gusto di esercitare le loro responsabilità di governo, a migliorare il testo iniziale. La logistica e il suo sviluppo anche collegato ai porti liguri, sono necessari, rappresentano un importante volano per lo sviluppo economico. Ma le Istituzioni devono essere protagoniste nell’equilibrio di tutti gli interessi in campo. In Piemonte non succede”.