Autore Redazione
martedì
29 Aprile 2025
12:38
Condividi
Cronaca - Alessandria

Il collegio sindacale di Amag Reti Idriche si dimette: la questione acqua annega nelle polemiche

Il collegio sindacale di Amag Reti Idriche si dimette: la questione acqua annega nelle polemiche

ALESSANDRIA – La questione acqua ad Alessandria è diventata infuocata e la prova arriva dall’ultimo aggiornamento che arriva dalle dimissioni in blocco del collegio sindacale di Amag Reti idriche. La notizia è trapelata in queste ore e rende ancora più turbolenta una vicenda che si trascina da tempo. La frattura definitiva giunge dopo che l’Amministrazione alessandrina “invece di dare luogo all’insediamento del Consiglio di Amministrazione voluto dal Consiglio Comunale con la delibera 7-2024 ha nominato un amministratore unico solo per fare il bilancio, quindi svolgendo attività di “amministrazione ordinaria“, sebbene, e qui sta la prima contestazione, questa figura dovrà occuparsi “del tentativo di varare la proposta alternativa alla consortile che per moltissimi comuni della provincia che hanno già deliberato è un inadempimento“.

Dalle indiscrezioni emerse in queste ore emerge anche la contestazione alla designazione di un “amministratore unico designato“, categoria, è stato opposto “che non esiste nel diritto societario“. A questi rilievi si aggiunge una minuziosa cronistoria che ha ricostruito la programmata creazione della società consortile da parte dell’Amministrazione alessandrina, salvo poi assistere, a un rallentamento e a un cambio di orientamento radicale. Il Comune di Alessandria infatti ha virato fuori ogni tempo massimo, hanno ribadito più volte le parti coinvolte, e nonostante il Mit abbia preannunciato lo sblocco della rata ad Amag Reti al momento dell’affidamento alla società consortile, entro il 30 aprile. Ora la decisione di Palazzo Rosso è di procedere verso la designazione di Amag Reti Idriche come unico soggetto concessionario ma con un assetto non compatibile con il modello in house, a differenza di quello attuale e tutto “come se negli ultimi tre mesi non fosse successo nulla”.

La conseguenza più grande e sanguinosa di questa telenovela è la perdita dei finanziamenti PNRR, non solo quelli previsti, pari a oltre 7 milioni di euro, ma anche quelli già ricevuti e quindi, a fronte del cambio di rotta, da restituire, una cifra pari a quasi 3 milioni. Eppure, e questa è l’altra contestazione pesante, “lo sblocco dei finanziamenti PNRR in tempi rapidi anzi rapidissimi dovrebbe essere l’ordinaria priorità per un qualsiasi Ente Locale che controlli (indirettamente) la società e soprattutto in un caso come quello del Sistema idrico integrato“.

Il risultato è la dimissione del collegio sindacale di Amag Reti Idriche che complica ulteriormente una vicenda sempre più intricata. Intanto l’opposizione vuole capire cosa succederà e annuncia già una discussione pirotecnica in consiglio comunale anche per capire cosa abbia fatto cambiare il vento.

Condividi