Autore Redazione
giovedì
5 Giugno 2025
06:13
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Cronaca - Alessandria

La Corte dei Conti evidenzia le criticità sanitarie. In provincia pochi pediatri

La Corte dei Conti evidenzia le criticità sanitarie. In provincia pochi pediatri

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – È stata pubblicata martedì 3 giugno 2025 l’analisi della Corte dei Conti sulla situazione sanitaria regionale. Un quadro focalizzato in buona parte sul 2022 ma che fornisce anche uno sguardo sull’andamento in prospettiva del settore. La fotografia complessiva raccoglie alcuni punti critici a cominciare dalle liste d’attesa, su cui la Regione ha preso provvedimenti, ha già spiegato l’assessore competente, Federico Riboldi. A questo si somma, negli ultimi anni, il ricorso smisurato ai gettonisti, che peraltro non vede le aziende sanitarie regionali “coinvolte nella scelta dei professionisti a cui affidare l’incarico, i quali, infatti, sono forniti direttamente dalle cooperative, con possibili conseguenze in termini di qualità del servizio erogato“.
Migliora invece il dato legato all’importo complessivo della spesa per le annualità 2023 e 2024, in “diminuzione, relativamente al comparto.

Il documento tuttavia evidenzia aspetti differenti a seconda dei territori, facendo emergere diversi punti critici nell’Alessandrino.

IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA POCHI PEDIATRI

In provincia l’Asl Al ha confermato la carenza di pediatri di libera scelta (PLS, vedi tabella sotto), anche in ragione dell’assenza di assegnazione definitiva nelle zone carenti e di difficoltà nella copertura dei posti vacanti negli ambiti relativi alle zone montane. Di conseguenza, la necessità di garantire l’assistenza ai bambini/ragazzi in età pediatrica ha portato al raggiungimento diffuso del massimale da parte dei pediatri di libera scelta. Nel 2024 l’ASl Al regista 1085 assistiti per pediatri, sotto la soglia massima regionale (1200), ma sopra i  massimali indicati nell’accordo nazionale relativo al 2022 (800 assistiti) ed al 2024 (1000 assistiti).

Sulla scia dell’andamento complessivo in Regione anche nell’Alessandrino il ricorso si “gettonisti” è andato aumentando in maniera progressiva. L’Asl Al è passata dagli oltre 8 milioni del 2021 ai 10 milioni 300mila euro del 2022 e ai 15 milioni 200mila del 2023. Trend in salita anche nell’Azienda sanitaria Ospedaliera di Alessandria (4.760.609,30 nel 2021; 7.551.130,94 nel 2022; 7.839.361,94 nel 2023).
Un fenomeno che complessivamente la Regione ha dichiarato di essere al centro di valutazioni e analisi per adottare “eventuali possibili correttivi per il suo ridimensionamento“. In questo senso è stato recentemente costituito un gruppo di lavoro composto da funzionari della Direzione regionale e dai direttori generali di alcune ASR allo scopo di analizzare i dati raccolti per gli anni 2023 e 2024 ed avviare, ove necessario, ulteriori e più dettagliate rilevazioni onde monitorare i dati riferiti all’anno in corso.

LISTE D’ATTESA PRESTAZIONI AMBULATORIALI: “PER ASL AL PUNTEGGI PARTICOLARMENTE BASSI”

Male anche il quadro delle liste d’attesa con l’Asl alessandrina che nel questionario relativo al bilancio 2022 ha comunicato di non aver raggiunto i target finalizzati al recupero delle liste d’attesa previsti dalla Regione. L’Asl Al condivide questa situazione con quelle di Vercelli, Novara, Cuneo 2 e Asti, specificando comunque che c’è stato un raggiungimento parziale. Per l’Asl di Alessandria, come quella di Vercelli, il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati sono stati imputati alla “carenza di personale medico“.

I direttori generali dell’ASL Città di Torino, dell’ASLTO4, dell’ASL TO5, dell’ASL BI, dell’ASL NO, dell’ASL CN1, dell’ASL AL, dell’AOU San Luigi, dell’AOU di Novara, dell’AO di Cuneo e dell’AO di Alessandria hanno ottenuto circa un terzo del punteggio massimo.

Per le prestazioni ambulatoriali invece l’obiettivo è stato pienamente raggiunto da tutte le Aziende Ospedaliere, quella di Alessandria compresa, con l’unica eccezione dell’AOU San Luigi, che ha realizzato solo i due terzi dell’obiettivo.
Particolarmente bassi“, al contrario, i punteggi per l’Asl di Alessandria, con Biella e Novara. Tuttavia l’Asl Al ha anche segnalato alla Corte dei Conti il miglioramento dei tempi di attesa medi relativi alle prestazioni ambulatoriali e di diagnostica sia nel 2024 che nel 2025.

A differenza della maggior parte delle altre aziende buone risposte, nel 2022, sono giunte dalle prestazioni di ricovero in provincia di Alessandria, con un ritorno ai livelli del 2019 (come per ASL TO4 e ASL AT).

STRUTTURE ISTITUZIONALI E STRUTTURE ACCREDITATE

Tra gli aspetti critici la Corte dei Conti evidenzia anche, nel 2022, una quantità rilevante di prestazioni erogate dalle strutture accreditate sebbene in quantità inferiore a quelle in attività istituzionale. Una incidenza che l’Asl Alessandria ha giustificato, a maggio 2025, con “la presenza molto significativa di strutture private accreditate sul territorio dell’Azienda (quattro strutture di ricovero e nove strutture eroganti specialistica ambulatoriale), il che determina la forte incidenza del privato nel soddisfacimento della domanda sanitaria dei propri residenti“.

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