I Carabinieri di Alessandria celebrano il 211° anniversario dell’Arma e i 100 anni della Caserma Scapaccino
ALESSANDRIA – Cento anni fa, nel 1925, i Carabinieri di Alessandria varcarono per la prima volta il portone della Caserma Scapaccino. Da allora, quel luogo è diventato molto più di una sede operativa: è un simbolo di dedizione, fedeltà e presenza quotidiana al fianco della comunità. E proprio nella caserma di piazza Vittorio Veneto, intitolata a Giovanni Battista Scapaccino – Carabiniere che scelse la morte piuttosto che tradire il proprio giuramento – si è rinnovato il senso più profondo del motto “Nei secoli fedele”. La cerimonia per il 211° anniversario della fondazione dell’Arma è stata l’occasione per celebrare anche la storia della caserma alessandrina e, soprattutto, per ricordare e premiare l’impegno quotidiano dei Carabinieri che operano ogni giorno nelle caserme delle cinque Compagnie e nelle 56 Stazioni presenti nel territorio provinciale per garantire sicurezza e legalità.
“Essere Carabiniere, non solo fare il Carabiniere”
Con queste parole, il Comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Giovanni Palatini, ha voluto sottolineare la vocazione di chi veste la divisa dell’Arma. “Servire non è un compito, ma una missione” – ha spiegato – evidenziando come l’identità del Carabiniere risieda nella concretezza delle azioni quotidiane e nella vicinanza reale ai cittadini, in particolare a chi vive condizioni di fragilità. L’accento è stato posto anche sul valore del lavoro di squadra e sull’appartenenza all’Istituzione, al di là di ogni personalismo. L’Arma è fatta di persone che, con spirito di sacrificio, diventano ogni giorno presidio sociale e punto di riferimento per le comunità, anche nei centri più piccoli e remoti.
Per un’efficace difesa dell’ordine e della sicurezza pubblica, e per continuare ad affermare il “concetto di legalità”, è fondamentale la sinergia tra reparti e istituzioni. Nell’Alessandrino si fa “gioco di squadra”, contando anche sui Carabinieri Forestali, che operano a tutela dell’ambiente e della biodiversità, sui Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, sul Nucleo Operativo Ecologico e sui militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Fondamentale è poi la collaborazione continua con la Prefettura e le altre Forze di Polizia – ha evidenziato il Colonnello Palatini.
L’attività del Comando provinciale dei Carabinieri in numeri
I numeri dell’ultimo anno di attività del Comando provinciale dei Carabinieri di Alessandria raccontano un impegno costante: 28.800 servizi di pattuglia e oltre 170.000 ore di presidio. I Carabinieri hanno proceduto per circa l’85% dei reati, facendo scattare 2.700 denunce e 220 arresti. Il contrasto ai reati ambientali ha visto un incremento del 50% delle attività, con quasi 400.000 euro di sanzioni elevate e 148 reati accertati. In generale, ha sottolineato il Comandante, il numero dei reati commessi nell’Alessandrino resta stabile e non desta “particolare preoccupazione”. Rimane, però, alta l’attenzione verso le truffe agli anziani e le violenze legate al “codice rosso”, due ambiti in cui l’Arma sta investendo in prevenzione, sensibilizzazione e interventi mirati.
Un ricordo commosso e un ringraziamento sentito
La cerimonia si è chiusa con il ricordo del Tenente Diego Bonavera, scomparso un anno fa, e con l’omaggio a tutti i caduti dell’Arma, in particolare a quelli della battaglia di Podgora del 1915. Sentito il ringraziamento rivolto ai familiari dei militari, accompagnato da un messaggio carico di orgoglio che il Colonnello Palatini ha voluto indirizzare agli uomini e alle donne dell’Arma in servizio in provincia di Alessandria, per ringraziarli dell’impegno e della passione che ogni giorno mettono al servizio dei cittadini.