Autore Redazione
martedì
29 Luglio 2025
15:08
Condividi
Politica - Alessandria

La Cgil scende in piazza in difesa dei consultori: “Servizi essenziali da rilanciare”

La Cgil scende in piazza in difesa dei consultori: “Servizi essenziali da rilanciare”

ALESSANDRIA – Questa mattina, davanti alla sede del distretto ASL di via Pacinotti ad Alessandria, si è svolto un presidio organizzato dalla Cgil, Funzione Pubblica e Spi, per sensibilizzare cittadini e istituzioni sul ruolo essenziale dei consultori familiari. I presidi socio-sanitari sono nati nel 1975, in un periodo di grandi conquiste civili e riforme come la legge sul divorzio e la 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, ricorda la Cgil. Da quel momento, i consultori hanno rappresentato luoghi di ascolto, prevenzione e diritti, in particolare per la salute delle donne. Ma oggi, denuncia la Cgil, sono fortemente penalizzati da tagli alla sanità pubblica: “Si contano solo un consultorio ogni 35.000 abitanti, a fronte di una norma che ne prevede uno ogni 20.000”, ha sottolineato Vincenzo Costantino della Funzione Pubblica Cgil. 

Durante il presidio ad Alessandria è stata evidenziata la necessità di ripensare e rafforzare i consultori come spazi per tutta la cittadinanza per accompagnare ogni fase della vita delle persone: dalla nascita all’adolescenza, fino alla menopausa e alla sessualità matura, coinvolgendo anche uomini, genitori, famiglie e minori.

Servono più professionisti, come psicologi, ginecologi, ostetriche, infermieri, mediatori culturali – esorta la Cgil – e un pieno rispetto della legge 194, che ancora oggi incontra ostacoli nella sua applicazione”.

Il sindacato chiede con forza che i consultori tornino al centro del sistema sanitario regionale, con risorse adeguate nel prossimo piano socio-sanitario del Piemonte e un impegno concreto da parte dell’Asl Al per renderli più efficienti e accessibili. “Difendere i consultori significa difendere la salute pubblica, i diritti civili e l’uguaglianza di accesso ai servizi. E continueremo a farlo con determinazione” ha concluso la Cgil.

 

 

Condividi