10 Ottobre 2025
06:09
La Consulta giovani di Casale chiede spazi per i ragazzi e indica la via
CASALE MONFERRATO – I consiglieri e le consigliere comunali della coalizione “Casale, Davvero!” hanno presentato una mozione per avviare una vera progettualità giovanile nella città.
La proposta nasce dalla consapevolezza delle difficoltà che i ragazzi e le ragazze incontrano oggi: aumento del ritiro sociale, dispersione scolastica, fenomeno dei NEET e scarsità di luoghi di aggregazione. A Casale, infatti, i giovani tra gli 11 e i 35 anni sono quasi 8.000, ma mancano, spiega la Consulta Giovani, spazi strutturati che possano rappresentare un punto di riferimento stabile.
Dopo un’approfondita analisi delle leggi e dei fondi che regolano e sostengono le attività giovanili e dei dati che riguardano i giovani e le giovani, la mozione ha sottoposto a Sindaco e Giunta di
costituire un tavolo di lavoro con le realtà locali e la Consulta Giovani; individuare e ristrutturare un luogo idoneo da destinare ad attività educative, culturali, ricreative e musicali; mettere in rete le esperienze già attive in città, anche con la comunità educante e i servizi per fare in modo che diventino centri di aggregazione giovanili dinamici capaci di fare anche prevenzione sociale; destinare risorse in bilancio per la gestione e manutenzione di tali strutture; riattivare l’Informagiovani come punto di riferimento e orientamento; creare strategie per agganciare all’interno della città i giovani e le giovani, considerando la città stessa come centro di aggregazione, immaginando anche nei quartieri periferici luoghi di sperimentazione comunitaria.
“Ci teniamo che Casale diventi una città capace di offrire opportunità reali ai giovani rendendoli protagonisti positivi della vita sociale e culturale, contrastando isolamento e povertà educativa, e costruendo una comunità più coesa e inclusiva. La mozione rileva alcune esperienze virtuose già attive sul territorio piemontese, dalle quali l’amministrazione può partire per sviluppare nuovi spazi ed opportunità educative, di aggregazione e di crescita personale che interessino le diverse fasce di età ed esigenze giovanili: come il Centro Educativo Diffuso con il progetto Monfree Style a Casale, il centro culturale giovanile Yggdra ad Alessandria, lo Youthub di Tortona e l’ex caserma Giorgi di Novi Ligure“.
“Per concludere, comunità è una parola dolce, rassicurante e calda. Ci fa pensare a un luogo dove le diverse parti di una società collaborano per il bene comune. Questo deve essere l’auspicio e la prospettiva che guidano i diversi attori nella costruzione delle comunità educanti“.