Autore Redazione
giovedì
2 Agosto 2018
22:41
Condividi
Cronaca - Alessandria - Ovada

Addio a Don Gian Piero Armano, pastore dei ragazzi e della Memoria

Il rosario nella parrocchia San Paolo in via De Gasperi ad Alessandria domenica alle 21. Il funerale lunedì alle 10.30
Addio a Don Gian Piero Armano, pastore dei ragazzi e della Memoria

ALESSANDRIA – Se n’è andato con la discrezione e la serenità che ne hanno contraddistinto la vita. La comunità ecclesiale e la società alessandrina piangono la scomparsa di Don Gian Piero Armano, mancato a 77 anni. A sconfiggerlo è stata una grave malattia che aveva battuto quasi vent’anni fa e che recentemente si era di nuovo manifestata. Da martedì mattina era stato ricoverato all’Hospice Il Gelso, dove venerdì sarà allestita la camera ardente. Tutto questo però non gli aveva impedito di proseguire fino alla fine la sua missione, anzi, le sue due missioni, pastorale e laica.

Prete e professore di Italiano e Storia, per lui i giovani hanno rappresentato il terreno più fertile dove poter seminare sia la Parola di Dio che i valori della Memoria.

Ordinato sacerdote a 23 anni, nel 1963, sull’esempio di Don Luigi Martinengo, è stato vice parroco alla Parrocchia della Madonna del Suffragio e in Duomo, oltre che uno dei fondatori della Comunità San Paolo, al quartiere Europa. Da piccolo assistette sulle montagne liguri alla lunga processione di bare dei Martiri della Benedicta. Per questo è diventato negli anni uno dei più ardenti promotori dei valori di democrazia e antifascismo. La sua collaborazione col regista torinese Maurizio Orlandi ha fruttato diversi documentari e reportage sul rastrellamento nazifascista, attraverso dettagliate ricostruzioni storiche e testimonianze inedite e preziose dei partigiani superstiti. Negli ultimi tempi Don Armano aveva anche stimolato e invocato più volte la creazione di un centro di documentazione proprio al Sacrario nel Comune di Bosio, per accogliere i circa 2 mila ragazzi delle scuole che lo stesso sacerdote accompagnava in quei luoghi.

Organizzatore instancabile di progetti e iniziative dedicate alla Memoria dell’Olocausto, a Don Armano si deve la valorizzazione e promozione del Carro dei Deportati, installato in piazzale Berlinguer. Innumerevoli, inoltre, gli incontri con i tanti studenti del territorio per i progetti organizzati insieme alla Provincia di Alessandria sulla Shoah insieme al professor Agostino Pietrasanta, culminati ogni anno con un viaggio nei luoghi del genocidio.

Negli ultimi tempi Don Armano ha anche rivestito il ruolo di presidente dell’Associazione Memoria della Benedicta, un incarico ricevuto suo malgrado, lui che alle cariche e ai titoli ha sempre preferito l’esempio e i comportamenti. Rispetto all’apparire lui ha sempre scelto l’essere, stigmatizzando quegli orpelli e quegli usi che a volte ancora caratterizzano un certo modo di mostrarsi di alcuni uomini di Dio. Lui invece non indossava nemmeno il clergyman e, quando ricorreva l’anniversario della sua ordinazione, preferiva evitare di farsi celebrare.

Alla Comunità San Paolo Don Armano portava avanti una delle missioni forse più difficili: seguire i giovani una volta ricevuta la Cresima, negli anni in cui in tanti ritengono conclusa la propria esperienza spirituale.

Don Gian Piero, o Giampy come tutti i suoi ragazzi lo chiamavano, ha invece cresciuto intere generazioni, proponendo, e mai imponendo, la parola di Dio nella vita concreta, in comune. Appassionato di montagna e scalatore di più di una punta del Rosa, fino a 4 mila metri, era proprio in altura che Don Armano organizzava ogni anno almeno due settimane di vacanza tra giovani di tutte le età, prima a Valtournenche, poi a Cheneil e infine a Gressoney La Trinitè, con i più grandi sempre a supporto dei più piccoli, sullo sfondo di quei monti e quei paesaggi mozzafiato della Val d’Aosta, per lui prova tangibile dell’esistenza di Dio.

Chi scrive gli deve molto, come tanti ex ragazzi ora diventati uomini e donne: l’esempio di una Chiesa che ascolta e che non giudica, di una condivisione che non priva ma arricchisce, sempre, oltre a serate fatte di note alla chitarra o di partite a carte.

Don Gian Piero ha iniziato la sua ultima scalata verso la vetta più alta, questa volta senza compagni di cordata ma, di sicuro, con uno zaino pieno zeppo di ricordi di chi gli ha voluto bene.

Il rosario si terrà domenica alle 21 nella parrocchia San Paolo, in via De Gasperi. Il funerale lunedì alle 10.30 nella stessa chiesa.

Condividi
Vedi anche