Autore Redazione
mercoledì
29 Agosto 2018
05:32
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“Felici ma ancora incerte”: le maestre diplomate, di ruolo con riserva

Le speranze delle docenti senza laurea, ancora in bilico in attesa della decisione del Governo
“Felici ma ancora incerte”: le maestre diplomate, di ruolo con riserva

ALESSANDRIA – Sospiri di sollievo, abbracci e poi subito al cellulare per annunciare ai propri cari la tanto agognata notizia, dopo anni di precariato: “Sono diventata una maestra di ruolo“. Per più di 100 insegnanti delle scuole dell’infanzia e della primaria, però, è stata una gioia a metà. Anche loro fanno parte di quei circa 45 mila docenti in tutta Italia assunti con riserva perché senza laurea e in possesso del diploma magistrale conseguito prima del 2002.

Lo scorso dicembre la sentenza del Consiglio di Stato aveva infatti escluso queste insegnanti dalle graduatorie ad esaurimento, spegnendo così le speranza del posto fisso dopo tanti anni di precariato. Nei mesi scorsi la vicenda ha provocato proteste in tutta Italia, con scioperi e manifestazioni. Il decreto Dignità ha rinviato di 120 giorni l’effetto di questa sentenza e per questo, lunedì e martedì, anche nella provincia di Alessandria si è proceduto alle nomine.

Entro quattro mesi il Governo prenderà una decisione definitiva: se la riserva non sarà sciolta i contratti dei docenti diplomati alle magistrali si trasformeranno a tempo determinato fino a giugno 2019 e si dovrà procedere con un concorso straordinario.

Nella sede provinciale dell’Ufficio Scolastico Regionale, in via Gentilini, ieri è toccato alle maestre della Scuola dell’Infanzia: “Finalmente dopo anni di sacrifici arriva questa ricompensa” le parole di alcune docenti “Una grande emozione mista a incertezza visto che siamo ancora sulle spine. Viviamo tra la felicità e la delusione. Non sapremo cosa ci succederà in futuro”.

Come sindacato abbiamo promosso il ricorso per fare entrare nelle graduatorie a esaurimento tutti questi docenti” ha sottolineato a Radio Gold Serena Morando, della Flc Cgil “Ci sono persone che aspettano anche da 20 anni ma potranno comunque vedersi scippare il ruolo appena acquisito. Il vecchio diploma era considerato abilitante: prima era arrivata una sentenza favorevole, poi il Consiglio di Stato si è espresso in modo contrario ma ci appelliamo al fatto che la giustizia deve valere per tutti, Nei prossimi anni attiveremo iniziative sindacale, politico e giurisprudenziale”.

Questo scenario transitorio aveva però irritato i docenti laureati, delusi dal vedersi scavalcare, in alcuni casi, dai colleghi diplomati.

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