5 Settembre 2014
13:21
In sole due riunioni raggiunto l’accordo per il Gavi docg
Sono bastate solo due riunioni della Commissione Paritetica interprofessionale per raggiungere l’intesa per il Gavi docg. L’elevata collaborazione tra le parti ha permesso di stabilizzare il comparto e fatto ottenere una remunerazione delle uve soddisfacente sia per gli agricoltori che per gli industriali.
La resa è infatti aumentata, viste le giacenze molto basse di mosto di Gavi Docg (al 31 agosto 2014 circa 14.000 ettolitri). Alla quota fissa di 9.500 kg/ha di uva che è stata mantenuta, si aggiunge una riserva vendemmiale di 10 q/ha da utilizzare con la modalità del blocage-deblocage. Lo sbloccaggio potrà essere effettuato nella primavera 2015 per tutta o parte della quantità bloccata, su richiesta del Consorzio di Tutela del Gavi, corredata di dati oggettivi di imbottigliamento e vendita, previo parere favorevole delle Organizzazioni e Associazioni professionali agricole, nell’ambito della Commissione Paritetica.
I prezzi minimi delle uve rispetto al 2013 sono cresciuti. Per il Gavi Docg si è passati da 0,725 al 0,800 euro/kg per la prima fascia; da 0,765 a 0,840 euro/kg per la seconda fascia; da 0,920 a 0,985 euro/kg per la terza fascia. Per il Gavi con menzione geografica i prezzi rispetto allo scorso anno sono variati da 0,915 a 0,980 euro/kg per la prima fascia; da 0,955 a 1,020 per la seconda fascia; da 1,120 a 1,185 per la terza fascia.
La percentuale di aumento del prezzo è dell’11 per cento circa per il Gavi Docg e dell’8 per cento circa per il Gavi con menzione geografica.
Il compenso minimo ad ettaro per la prima fascia del Gavi Docg è di circa 8.200 euro/ha e, in caso di sblocco della riserva vendemmiale di 10 q/ha, arriverà sino a 8.700 euro/ha. Per il Gavi con menzione geografica il prezzo minimo è di 10.000 euro/ha e, in caso di deblocage, giungerà a superare i 10.500 euro/ha.
All’incontro della Commissione Paritetica della scorsa settimana a Torino, i convenuti, che hanno raggiunto l’accordo sotto la fattiva regia dell’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, sono stati:
per la parte agricola Confagricoltura, Cia, Coldiretti, Confcooperative, Vignaioli Piemontesi e Cantina Produttori del Gavi e per la parte industriale Araldica Castelvero S.c.a, Mignanego Francesco e figli S.r.l., La Scolca S.s., Batasiolo S.p.a., Massone Stefano e Vigne Regali S.r.l..
In un momento difficile per tutta l’economia è stato salvaguardato il reddito dei produttori del territorio con una remunerazione delle uve Cortese bianco destinate a Gavi Docg che trova compiacimento di tutti gli attori.
“Questo quinto anno dell’accordo consolida i rapporti tra agricoltori ed industriali nel comparto del Gavi, che si mostrano sempre più in consonanza di opinioni e di intenti. Siamo a pochi giorni dall’inizio della vendemmia, che prenderà il via a metà settembre in tutto il territorio. I nostri agricoltori potranno svolgere le attività vendemmiali con maggiore serenità grazie a questo accordo” commentano i presidenti provinciali delle Organizzazioni agricole Luca Brondelli (Confagricoltura), Gian Piero Ameglio (Cia) e Roberto Paravidino (Coldiretti).