Autore Redazione
mercoledì
27 Febbraio 2019
05:35
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Cronaca - Alessandria

Piccoli Raffaello crescono: il Saluzzo-Plana protagonista di Leone X

L'iniziativa di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio sarà finanziata quest'anno con un contributo di circa 30 mila euro in arrivo dal Ministero e dai fondi europei
Piccoli Raffaello crescono: il Saluzzo-Plana protagonista di Leone X

ALESSANDRIA – Conoscere e far conoscere il patrimonio artistico del territorio. Il 1° marzo scatta la seconda edizione di Leone X, il progetto con protagoniste cinque classi del terzo e quarto anno dell’istituto Saluzzo-Plana di Alessandria. Il nome deriva dal papa, Leone X, che istituì la figura di un ispettore generale delle Belle Arti: il primo della storia fu il grande pittore Raffaello Sanzio. L’idea è quindi stimolare la nascita di tanti piccoli “Raffaello” del terzo millennio.
L’iniziativa è stata sostenuta con un contributo totale di circa 30 mila euro, in arrivo dal Ministero dell’Istruzione e dal Fondo Sociale Europeo.

Tre le parole chiave di Leone X: conoscere, progettare, condividere. L’obiettivo è infatti adottare idealmente un bene della provincia, studiandolo e poi provando a provare a promuoverlo al resto della popolazione.

Per i prossimi tre mesi, fino al termine dell’anno scolastico, i ragazzi di terza si dedicheranno al Complesso di Santa Croce e al Museo Vasariano di Bosco Marengo, creando alla fine una pagina ad hoc su Wikipedia.

Quelli di quarta, invece, affronteranno l’ultima parte del progetto: ideare un progetto di valorizzazione dell’ex complesso di San Francesco, ad Alessandria, da proporre a ipotetici investitori.

Novità importante della seconda edizione di Leone X sono i tre esperti che supporteranno i ragazzi: lo storico Roberto Livraghi, l’esperta di beni culturali Serena Abello e l’imprenditrice Miriam Manassero.

“Io mi occuperò della conoscenza” ha sottolineato Livraghi “quando parliamo di patrimonio culturale intendiamo, analizzato l’etimologia della parola, dell’insieme dei beni tramandati da padre a figlio. Dovremmo considerare il patrimonio artistico come bene comune. In Italia, purtroppo, nel giro di pochi anni le risorse destinate dallo Stato si sono dimezzata, dal 2.2% del bilancio all’1.1%, appena 1 miliardo e mezzo di euro. A mio avviso sarebbe più giusto arrivare almeno al 3%. Leone X vuole trovare tanti piccoli “genitori adottivi” di questo bene. Nei nostri incontri effettueremo anche sopralluoghi a Santa Croce, oltre che in Biblioteca e all’Archivio di Stato”.

“Ci concentreremo sul come osservare l’oggetto, il bene, e lo spazio che lo contiene” ha aggiunto Serena Abello “alternando visite reali a esperienze virtuali”.

“Stimolerò le idee e la creatività dei ragazzi” ha sottolineato infine Miriam Manassero “effettueremo analisi di mercato, indagini sulla sostenibilità economica di questi progetti per poi ideare una presentazione”.

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