17 Gennaio 2020
01:34
Giornata mondiale della Pizza, ecco quelle preferite dagli alessandrini
ALESSANDRIA – Forse non tutti lo sanno, ma il 17 gennaio è la Giornata mondiale della pizza. Ovvero il giorno in cui l’alimento italiano più conosciuto e imitato viene festeggiato – se non addirittura venerato – in tutto il globo. Negli anni abbiamo visto la pizza trasformarsi. Non tanto nell’aspetto, quello tondo rimane invariato, quanto nel gusto. Dalla classica Margherita si è arrivati addirittura alla pizza con i kiwi proveniente dalla Svezia. Poi ci sono le gourmet, quelle assemblabili, di kamut, per celiaci, dolci e chi più ne ha, più ne metta. Ma qual è la pizza preferita dagli alessandrini?
Lo abbiamo chiesto ai pizzaioli di Alessandria in un vero e proprio sondaggio sui gusti dei loro concittadini. Certo, la pizza Margherita non la batte nessuno. Impasto a base di farina doppio zero con pomodoro, mozzarella e origano. Imbattibile. Tanto che il 100% delle pizzerie che abbiamo sentito ha votato la più classica delle classiche come la più venduta in assoluto. Ma con una media di un centinaio di pizze sfornate a sera a locale, a cambiare profondamente sono quelle nelle posizioni subito dietro al gradino più alto del podio. Ad esempio la pizzeria Soleluna, che recentemente si è aggiudicata il premio di Natale in Vetrina, piazza al secondo posto tra le più vendute la Napoli, con le acciughe, e la Prosciutto. Discorso simile per la Grotta Azzurra con Marinara – pomodoro e aglio – e Napoli che si contendono il primato con la più classica delle classiche. Così come l’Ideal, che si allinea ai colleghi presentando sul piatto lo stesso trio delle meraviglie del locale di piazza Genova. Differisce invece un po’ lo Stadio che, come il collega del Soleluna, porta il tris Margherita, Napoli e Prosciutto sul podio. Inserendo però una variante: una Bufala e pomodorini che andrebbe a ruba.
Ma ecco che arrivano le prime sorprese. La pizzeria Porta Genova inserisce nella top three, accanto alla Margherita, sorprendentemente una Calamari, pizza con i anelli e ciuffi di calamari fritti, e una Diavola e gorgonzola, che dal nome si capisce essere con il salame piccante e, appunto, il gorgonzola. Al Saraceno al secondo posto arriva una sorprendente Quattro stagioni (funghetti, carciofini, olive e prosciutto) seguita da un altro quartetto di ingredienti, ovvero la Quattro formaggi (mozzarella, gorgonzola, fontina e parmigiano). Pizza Studios, pur incoronando la Margherita regina dei palati alessandrini, svela che in molti vanno matti per la pizza del mese. Ovvero una sorta di gourmet ragionata per chi vuole ‘sporcarsi le mani’. Una novità che non andrebbe forte solo tra i giovani, ma anche tra palati più navigati nel mondo sempre in evoluzione della ristorazione. Il più coraggioso è stato senza dubbio la Barbarossa. Sì, perché in questo locale, che porta al suo esterno anche la parola bistrot, la pizza se la crea il cliente. E se la base di pomodoro e la mozzarella sono gli ingredienti più utilizzati, i clienti puntano decisi anche su burrata, bufala, salame, prosciutto e gorgonzola.
Poi abbiamo fatto la stessa domanda dedicata però ai più piccoli. Quando i bambini vanno in pizzeria vogliono una cosa sola: Würstel e patatine. Del resto, sostengono i ristoratori, perché non offrire quella sorta di fusion tra fast food americano e tradizione tutta italiana a chi la chiede? Che sia Margherita o con una quantità esagerata di ingredienti sopra… la pizza rimane l’alimento più buono di sempre.