25 Gennaio 2020
20:38
Delitto di Valenza, amico della donna confessa l’omicidio
VALENZA – Sono bastate poco meno di 24 ore ai Carabinieri per risolvere l’omicidio di Ambra Pregnolato. La maestra d’asilo era stata trovata morta nel pomeriggio di venerdì 24 gennaio nell’appartamento dove viveva con il marito e la figlia di 12 anni. Sin da subito per gli inquirenti si era trattato di un delitto. Tanto che nel pomeriggio di sabato il cerchio si è stretto attorno a un uomo, amico della vittima e conoscente della famiglia. Si tratta di Michele Venturelli, di 46 anni. L’uomo, dopo essere stato interrogato, ha confessato il delitto. Secondo le prime ricostruzioni l’omicida avrebbe colpito a morte Ambra Pregnolato con un martello.
Venturelli era stato poi rinvenuto nel primissimo pomeriggio di oggi, sabato 25 gennaio, ferito – anche se non in pericolo di vita – sui binari della ferrovia, nei pressi del ponte Tiziano. L’uomo, sentendosi braccato dai Carabinieri che stavano già perquisendo l’abitazione di Valenza in via Volta in cui viveva con il padre e la sorella, aveva provato a togliersi la vita senza però riuscire nel suo intento. L’omicida si era buttato sotto un treno rimanendo ferito.
Dopo essere stato soccorso e trasportato presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Alessandria. Venturelli è stato interrogato alla presenza dell’avvocato d’ufficio. Qui è avvenuta la confessione in cui ne spiegava anche il movente. Venturelli e Pregnolato da circa un anno avevano una relazione. La maestra, secondo quanto detto agli inquirenti, aveva affermato di voler lasciare il marito e iniziare una nuova vita. Dopo un suo ripensamento l’uomo si era infuriato. Ambra Pregnolato è stata colpita più volte con un martello (utilizzato presumibilmente per risolvere un problema meccanico alla bicicletta) alla testa. Dopo l’omicidio e resosi conto di quello che aveva fatto, Venturelli ha cercato di ripulirsi e di cambiare i propri vestiti intrisi di sangue senza però riuscirci. Uscito dall’abitazione della vittima si era impossessato di un paio di scarpe pulite trovate sullo zerbino di un’abitazione del settimo piano ed era tornato nella sua abitazione. Qui si era spogliato dei vestiti sporchi di sangue e, dopo aver fatto la doccia, era uscito per raggiungere il vicino affluente del Po per disfarsi del martello utilizzato per colpire la donna oltre che degli abiti che prima aveva indosso.
Infine il tentativo di suicidio non andato a buon fine. Attualmente Venturelli è ricoverato all’ospedale di Alessandria e si trova al momento in stato di fermo, piantonato dai Carabinieri,