5 Febbraio 2020
05:14
Michele Quaini: il chitarrista di Lu che a Sanremo suona con Piero Pelù
SANREMO – Milanese di nascita, luese d’adozione ma soprattutto giramondo di professione. Perché Michele Quaini ha fatto della sua passione un lavoro che negli anni lo ha portato a esibirsi “con molti importanti artisti del panorama musicale italiano“. Loredana Bertè, Roby Facchinetti, Marco Mengoni, Tiromancino, Noemi, Francesco Gabbani e Paola Turci sono solo alcuni dei nomi con cui il chitarrista ha condiviso il palcoscenico. “Ho avuto la fortuna di potermi confrontare ed esibire con musicisti e cantanti di caratura internazionale“, spiega a RadioGold. Per poi aggiungere come questo sia un lavoro “sì bellissimo ma anche faticoso. Si è un po’ girovaghi e si vive a stretto contatto con il caos tipico a volte di questo mondo“. Anche per questo ha deciso di lasciare la ‘sua’ Milano per trasferirsi a Lu Monferrato.
“Mia moglie Ludovica è originaria di quel paese. Un’estate siamo andati in vacanza lì per staccare un po’ la spina. Me ne sono innamorato“. Un colpo di fulmine che ha portato Michele Quaini a decidere di “mollare tutto e trasferirmi sulle colline monferrine insieme alla mia famiglia“. E proprio a Lu il chitarrista ha aperto uno studio di registrazione (O.U.T. Side Studio) “in una ex cantina ristrutturata e trasformata in un ambiente ideale per lavorare anche con artisti di assoluta rilevanza“.
Dalle colline del Monferrato a Sanremo il passo è stato più breve del previsto. Michele Quaini, infatti, si esibirà a Sanremo 2020 al fianco di Piero Pelù nella seconda serata della kermesse. “La mia collaborazione con lui è nata un po’ per caso. Il suo chitarrista non era disponibile per il Festival così sono stato chiamato io“. Una situazione inedita per Michele: “Si tratta della mia prima volta all’Ariston e, a dire la verità, quando sono salito su quel palco per le prove mi sono tremate le gambe“. Questione di un attimo, ma quel tanto che è bastato “per farmi investire dalla storia che trasuda quel teatro. Una emozione immensa“.
Per il chitarrista, nonostante i tanti impegni e una scaletta di prove serratissima, c’è stato tempo di farsi un’idea sul mondo sanremese. “Quando arrivi lì vieni completamente risucchiato. Se da una parte sono solo cinque le serate tutti noi siamo da almeno un mese e mezzo che ci prepariamo. I margini d’errore devono essere limitati il più possibile e questo provoca molto stress“. Ed è proprio la tensione la nemica principale degli artisti: “Si teme sempre di commettere un errore o un piccolo sbaglio. Per me la paura maggiore è quella che la strumentazione funzione, sentirmi bene in cuffia o che la chitarra resti accordata“. Stress a parte “io mi sto trovando davvero bene“, aggiunge. Questa sera, alla seconda puntata del Festival, “sarà la prova della verità“. Questo perché Michele salirà sul palco insieme a Piero Pelù per l’esibizione di debutto della sua storia sanremese. “Poi ricordo che ci sarà anche il dopofestival dove saliremo nuovamente sul palco per un’altra breve performance“, precisa il chitarrista luese.
Ecco che dopo Ernesto Vescio, seppur con compiti diversi, c’è un secondo alessandrino che lavora al Festival.
Foto gentilmente fornita dall’artista Michele Quaini.