Autore Redazione
giovedì
7 Maggio 2020
18:02
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Cronaca - Alessandria

Sorpreso in giro di notte fugge e poi sferra calci e testate agli agenti: arrestato un 53enne

Sorpreso in giro di notte fugge e poi sferra calci e testate agli agenti: arrestato un 53enne

ALESSANDRIA – La Squadra Volante della Questura di Alessandria, insieme agli agenti della Stradale di Acqui, ha arrestato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, e lesioni aggravate il 53enne Paolo D’Amico.

Durante uno dei consueti controlli notturni l’uomo, residente ad Alessandria, era stato sorpreso in auto intorno alle 2.30 nella zona D3 di Alessandria, in via dell’Industria, con motore acceso e fari anabbaglianti in funzione. Per giustificare la sua presenza in giro nonostante le norme anti coronavirus in vigore, D’Amico ha detto di essere uscito di casa per andare a fare benzina e ha consegnato uno scontrino, che però riportava come ora le 22 della giorno prima.

Vista la mancanza di una motivazione plausibile la Polizia ha elevato la multa ma l’uomo ha subito mostrato insofferenza e nervosismo, contestando la decisione. Con un gesto fulmineo ha poi sottratto dalle mani dell’agente il suo documento ed è fuggito in auto.

Scattato quindi l’inseguimento l’uomo ha percorso via Raschio ad altissima velocità, andando però a sbattere poco dopo con un’auto in sosta. Nel frattempo la Squadra Volante aveva chiesto rinforzi. Il 53enne ha tentato di fuggire a piedi ma è stato bloccato anche grazie all’aiuto degli altri equipaggi della Volante e del personale della pattuglia della Polizia Stradale di Acqui Terme.

L’alessandrino ha così cominciato a inveire contro i poliziotti, sferrando calci e tentando di colpire a testate gli agenti, ferendoli lievemente. A un altro agente il 53enne ha strappato la mascherina. Portato in Questura, l’uomo ha anche ferito un altro agente che cercava di placarlo.

Oltre all’arresto l’uomo è stato anche denunciato per il rifiuto di sottoporsi all’accertamento del tasso alcoolemico. Il Pm ha poi disposto di trattenere l’uomo nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa della celebrazione del rito in direttissima in cui è stato convalidato l’arresto ed emessa la condanna alla pena di 9 mesi di reclusione per patteggiamento con sospensione condizionale della pena e l’immediata liberazione.

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