13 Luglio 2020
13:38
Abbattuti tre pioppi vicino alla Cittadella: “Stabilità compromessa, rischio di crollo sulla strada”
ALESSANDRIA – La notizia era rimbalzata qualche giorno fa sui social. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle di Alessandria, Michelangelo Serra, aveva sottolineato le molte segnalazioni rispetto all’abbattimento di alcuni pioppi in via Giordano Bruno, vicino alla Cittadella.
“Chiederò come mai sono stati abbattuti, perché secondo il regolamento comunale del verde ci sarebbe dovuta essere una perizia a dimostrarne la pericolosità” aveva scritto Serra.
Come si legge nella relazione tecnica del Responsabile del Verde Pubblico del Comune alessandrino, Giacomo Sacchi, tutto è nato dal crollo nel fossato della Cittadella di uno dei quattro pioppi, avvenuto lo scorso giovedì mattina. La decisione di abbattere gli altri tre alberi è stata presa una valutato il rischio che anche queste piante potessero cadere: “La stabilità dei pioppi restanti, anch’essi di notevoli dimensioni e di notevole peso, risultava compromessa“.
“Durante il sopralluogo” si legge nella relazione “si è constatata una situazione pericolosa, con la stabilità degli altri 3 alberi compromessa” a causa di “un cedimento del terreno della sponda sulla quale insisteva l’albero poi caduto, un cedimento che può essere stato provocato dal peso del pioppo e dall’erosione della sponda. Infatti il pioppo era un albero di notevoli dimensioni, con altezza superiore ai 30 metri e diametro superiore a 70 cm a 1,30 metri dalla base della pianta. La sponda ha una pendenza che si avvicina alla verticalità ed è in terra”.
“L’albero caduto” scrive Giacomo Sacchi “era quello più esterno, quasi a contatto con il guardrail e nella caduta ha provocato lo scalzamento del terreno creando un vuoto anche sotto il marciapiede. L’esame delle radici ha permesso di verificare che erano sane senza presenza di patogeni e che si sono strappate non riuscendo a sostenere il peso della pianta nel momento in cui il terreno ha ceduto. I pioppi restanti erano collocati molto vicini fra loro e con quello caduto, con radici che si sovrappongono. Il crollo del pioppo ha determinato una situazione di instabilità anche degli altri pioppi a causa del cedimento parziale della sponda e della rottura delle radici interconnesse con quelle dei pioppi restanti”.
Prima di abbatterli, però, sono state valutate anche delle alternative come “la possibilità di ridurre la chioma dei pioppi che, però, pur riducendo l’effetto vela in caso di venti forti, non avrebbe risolto le due criticità principali, visto che la maggior parte del peso era concentrata sul tronco e sulle branche più grosse oltre alla loro collocazione sul bordo del fossato danneggiato e indebolito dalla caduta del pioppo”.
Secondo quanto riportato dalla relazione tecnica, quindi, c’era il rischio che la eventuale caduta degli altre tre pioppi sarebbe potuta avvenire anche sulla strada, “a causa della distribuzione dei pesi sulla pianta, specialmente quella del pioppo più grande che aveva il baricentro spostato verso la carreggiata”.
“In questi casi la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto” ha sottolineato l’assessore al Verde Pubblico Giovanni Barosini “non dimentichiamoci il recente crollo di un albero in piazza Matteotti e quello avvenuto ai Giardini Pubblici ad aprile dello scorso anno. E’ nostro dovere fare valutazioni tecnico scientifiche per evitare rischi”.
Foto principale tratta dalla pagina Facebook di Michelangelo Serra