Autore Redazione
venerdì
6 Novembre 2020
05:36
Condividi
Cronaca - Alessandria

Capo Nazionale Vigili del Fuoco su tragedia Quargnento: “Imprudenza? Si è agito secondo le norme, le nostre norme”

Capo Nazionale Vigili del Fuoco su tragedia Quargnento: “Imprudenza? Si è agito secondo le norme, le nostre norme”

ALESSANDRIA – Un dialogo breve ma significativo quello intercorso giovedì tra il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Fabio Dattilo e Giuliano Dodero, il caposquadra che un anno fa intervenne a Quargnento in quella tragica notte che si portò via Marco Triches, Antonino Candido e Matteo Gastaldo. Le parole dell’ingegner Dattilo, arrivato in città per ricordare i tre colleghi scomparsi, hanno mitigato il “dispiacere” di Giuliano Dodero, dopo la recente sentenza del Gup che evidenziava una condotta “imprudente” da parte della squadra dei pompieri.

“L’amministrazione di Vigili del Fuoco ha riconosciuto a coloro che non ci sono più e a tutta la squadra lo status di vittime del dovere ha detto Dattilo “questo significa che, nell’analisi fatta dagli esperti dei Vigili del Fuoco, tutto è stato compiuto secondo le norme, le nostre norme. Noi pensiamo che se c’è una persona in pericolo dobbiamo soccorrerlo”. 

Poco prima Dattilo si era soffermato anche con le famiglie di Marco Triches e Matteo Gastaldo, oltre ad aver chiamato al telefono quella di Nino Candido, rimasta a Reggio Calabria. “Ricordo il funerale, quando ognuno di noi promise qualcosa” ha poi sottolineato Dattilo in occasione della Santa Messa in Duomo “dicemmo che ci sarebbe mancata quell’adrenalina che si prova con gli abbracci dopo ogni intervento. Abbiamo voluto allora abbracciare le loro famiglie. Ancora oggi vogliamo stare vicino a loro, rinnoviamo il nostro impegno verso Marco, Matteo e Nino. Il Capo dello Stato all’inizio dell’anno ha ricordato quel tragico evento: distinguendo fra il Bene e il Male. La giustizia ha i suoi canali, i suoi tempi. Noi abbiamo fiducia nella giustizia. Alla fine l’anno scorso abbiamo detto loro un “Ciao”, la stessa cosa che si dice quando si esce a prestare soccorso, sempre col sorriso sulle labbra. Ora questa pandemia ci ha reso tutti più vulnerabili, un virus che ha colpito tutte le componenti della società e ha mietuto vittime. Marco, Matteo e Nino sappiano che da allora abbiamo continuato a essere servizio essenziale del Paese, siamo sempre a disposizione del Paese, gratuitamente. Faremo la nostra parte per stare vicino ai loro famigliari e a tutto il popolo italiano”. 

Condividi