Autore Redazione
giovedì
3 Dicembre 2020
11:06
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Cronaca - Alessandria

Screening di massa, le opposizioni: “Unica strada per evitare terza ondata. Pronti a cabina di regia”

Screening di massa, le opposizioni: “Unica strada per evitare terza ondata. Pronti a cabina di regia”

TORINO – “Non siamo efficienti come la Corea e non siamo piccoli come l’Alto Adige, siamo in grado di fare un monitoraggio di tutta la popolazione? È la prima e più gettonata obiezione che ci è stata fatta in queste ore dopo che la nostra proposta ha incontrato anche il parere positivo, almeno a parole, della Giunta regionale”. Inizia così il commento da parte dei Capigruppo di Pd, Movimento 5 stelle, Luv, Moderati e Lista Monviso sulla possibilità di tracciare lo spostamento del Covid-19 in Piemonte. “Siamo consapevoli delle difficoltà, sappiamo ad esempio che in questa situazione persino delle eventuali elezioni sarebbero a rischio, però in tempi straordinari occorrono soluzioni straordinarie pertanto un minuto dopo che l’Odg sarà approvato ci metteremo a disposizione della Giunta regionale e chiediamo che venga convocata una cabina di regia inclusiva anche Sindaci, Prefetti, MMG, farmacisti e sindacati, per rispondere alla domanda: il Piemonte è in grado di organizzare uno screening di massa?”.

Secondo le opposizioni, tuttavia, lo “screening non dovrà essere un passaporto per le vacanze e nell’organizzarlo si dovranno rispettare tutte le norme sanitarie previste per ridurre al massimo il rischio contagio, per questo la nostra proposta sottintende anche un cambio radicale nell’agire di questa Giunta“. I Capigruppo Gallo, Sacco, Grimaldi, Magliano e Giaccone poi specificano che “per lavorare in maniera diversa da come il Piemonte ha fatto finora occorre responsabilizzare i maggiormente i Sindaci e le comunità piemontesi, insieme a loro dovremo trovare una soluzione. Ci interessa semplicemente non vedere gli stessi errori della seconda ondata, vorremmo vedere un tracciamento completo dei focolai e dei casi positivi”.

Certo è che ci sarebbero anche altre possibilità: “Abbiamo preso in considerazioni altri modelli come il monitoraggio totale degli spostamenti, delle categorie a rischio, di lavoratori specifici in settori essenziali, e settori strategici come la scuola ma abbiamo visto che agli annunci in questi mesi non ci sono state risposte concrete e permanenti. Per questo vorremmo prima esplorare un modello nuovo”.

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