21 Luglio 2021
05:00
La serata omaggio a Carlo Leva apre la casa dello scenografo: “Un vero museo del cinema”
BERGAMASCO – Bergamasco rende omaggio a Carlo Leva, scenografo e costumista dei western di Sergio Leone e di altri celebri film che hanno fatto la storia del cinema. Nato a Bergamasco, Leva si era presto trasferito a Genova dove, alla fine degli anni ’40, si era avvicinato al cinema proponendosi come assistente volontario per le riprese de “Le mura di Mapalaga” con Jean Gabin. Proprio in quei set tra i caruggi di Genova scoprì la sua passione per il cinema, cui affiancò gli studi di architettura a Roma. Sul set di “Sodoma e Gomorra” iniziò poi l’amicizia e il sodalizio artistico con Sergio Leone: “ma nella sua carriera Leva lavorò con oltre 100 registi”, ha ricordato Roberto Lasagna, critico cinematografico e direttore artistico del Festival “Adelio Ferrero” che collabora alla realizzazione della serata omaggio di domenica 25 luglio, organizzata dal Comune di Bergamasco con la collaborazione anche della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
Carlo Leva realizzò le scenografie di 150 film per la casa di produzione Titanus, tra cui “La venere imperiale” con Gina Lollobrigida e “Peccati d’estate” con Romolo Valli e Dorian Gray. Il cinema lo portò a viaggiare molto, tanto che lo scenografo paragonava la sua vita a quella di “un marinaio“. Dopo tanto viaggiare, Leva era poi tornato a casa, a Bergamasco, nel Castello Palazzo Marchionale dove ha vissuto fino alla morte, avvenuta ad aprile del 2020.
Nelle sale del castello aveva portato gran parte del suo mondo e l’aveva così trasformato in “un vero museo del cinema“, ha raccontato il sindaco del paese, Giulio Veggi. Nel castello sono oggi custoditi centinaia di bozzetti realizzati dallo scenografo, tra cui i disegni per il cimitero nella scena finale de “Il buono, il brutto, il cattivo“ di Sergio Leone, e i corridoi sono tappezzati di fotografie anche dei set di Fellini e di tutti gli altri grandi della macchina da presa con cui lavorò. Leva ha fatto con le sue mani “pezzi della storia del cinema” e ha collezionato “cimeli unici“, ha sottolineato il sindaco di Bergamasco. “Nel castello c’è il letto a baldacchino di Claudia Cardinale in “C’era una volta il West“, lo scudo di ferro che Clint Eastwood indossa sotto il poncho nel finale di “Per un pugno di dollari”, il bastone di Karl Malden in “Il gatto a nove code” di Dario Argento” e la testa del “Nerone giovinetto“.
“Pezzi” della storia del cinema che grazie alla disponibilità di Teresa Leva, vedova dello scenografo, domenica 25 luglio sarà possibile ammirare. Dalle 14 alle 17 Castello Palazzo Marchionale sarà aperto per le visite del pubblico. Dalle 21.30, in piazza della Repubblica a Bergamasco si alterneranno poi parole, musica e immagini per omaggiare lo scenografo. Sono previsti infatti gli interventi di Teresa Leva e di Martin Yates, un appassionato di cinema inglese che si sta occupando della digitalizzazione dei bozzetti di Leva. Seguirà poi il concerto dei Cameristi dell’Orchestra Classica di Alessandria con l’esecuzione di alcune delle più celebri colonne sonore dei film. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili (per info: 345/2246338 o mail: protocollo@comune.bergamasco.al.it).
Di seguito l’intervista audio a Roberto Lasagna e al sindaco di Bergamasco.