1 Agosto 2021
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Il santo del giorno dell’1 agosto è San Alfonso Maria de’ Liguori
RADIOGOLD – Il primo agosto la Chiesa celebra San Alfonso Maria de’ Liguori. Nato a Napoli il 27 settembre 1696, è stato vescovo e fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore. Ma del santo si ricordano anche opere letterarie, teologiche e melodie. Primo di otto figli di Don Giuseppe de’ Liguoro e di Anna Maria Caterina Cavalieri, dei marchesi d’Avernia, all’età di soli 12 anni s’iscrisse all’Università di Napoli conseguendo nel 1713 il dottorato, cominciando a esercitare la professione di avvocato già all’età di 16 anni. Nel 1718 ottenne la nomina a giudice del “Regio portulano” di Napoli.
Una dura sconfitta nella sua carriera professionale di legale nel 1723 fece maturare la sua ferma decisione di consacrarsi a Dio. Fu ordinato sacerdote il 17 dicembre 1726, all’età di 30 anni. San Alfonso Maria de’ Liguori voleva a sé i fedeli più umili a cui spiegava il Vangelo con modi semplici davanti alla chiesa di Santa Teresa degli Scalzi. A seguito del terremoto del 1731 che aveva colpito la città di Foggia arrivò in Capitanata. Qui, secondo fonti dell’epoca, il 30 novembre mentre predicava nella chiesa di San Giovanni Battista sarebbe stato avvolto da un fascio di luce e sarebbe stato visto levitare da terra davanti a tutta la folla radunata.
Nel 1732, all’età di 36 anni, lasciò definitivamente Napoli ritirandosi nuovamente a Scala in provincia di Salerno dove fondò la congregazione del Santissimo Redentore. La congregazione venne approvata nel 1749 da papa Benedetto XIV. I Redentoristi, con la loro predicazione improntata alla semplicità apostolica, arrivarono a divulgare il Verbo sino in Polonia. San Alfonso si dedicò poi alla stesura di numerose opere ascetiche, dogmatiche, morali ed apologetiche. Fu anche compositore di molte canzoni in italiano e in napoletano, tra cui il celebre canto natalizio Tu scendi dalle stelle.
Nel 1762 papa Clemente XIII lo volle contro la sua volontà vescovo della diocesi di Sant’Agata de’ Goti. Nel 1775 lasciò la carica vescovile per problemi di salute: soffriva infatti di una forma di artrite che gli incurvò la spina dorsale. Tra il 1770 e il 1776 tentò più volte di costituire una missione nel territorio di Martina Franca e scrisse in risposta ad alcune tesi dell’abate Magli di Martina un breve testo. Si trasferì nella casa dei Redentoristi di Nocera dei Pagani, dove rimase fino alla morte, il 1º agosto 1787. Oggi riposa in un’urna all’interno della basilica pontificia di Pagani a lui intitolata.