7 Agosto 2021
06:57
Diminuiscono i casi a Cartosio dopo il focolaio di metà luglio. Il sindaco: “Vaccinatevi”
CARTOSIO – Sono buone le notizie che arrivano da Cartosio, il piccolo Comune dell’Acquese colpito a metà luglio da un focolaio di Covid-19 che ha contagiato una ventina di abitanti su un totale di poco più di 700 anime. “A più di 20 giorni dalla comparsa dei primi casi non si registrano negli ultimi tre giorni nuove positività“, scrive su Facebook il sindaco Mario Morena. “Altra buona notizia è che 15 persone positive sono già risultate negative nei tamponi di controllo. In quasi tutte le persone il decorso del contagio non è stato grave, purtroppo permangono a tre le persone ricoverate in ospedale“, aggiunge.
Il primo cittadino del piccolo Comune ha voluto poi ringraziare “per l’aiuto e la collaborazione prestata” ai medici di base del paese, “i dottori Anselmi, Baruzzo e Saviano, ai medici e al personale del Sisp e dell’Usca, al dottor Andrea Pettinati, alla Protezione Civile di Acqui Terme. Un grazie particolare va anche ai ragazzi che hanno dimostrato maturità e senso di responsabilità“. Morena ricorda che “dopo giornate difficili e faticose, soprattutto per le famiglie colpite, il paese cerca ora di tornare ad una buona e serena normalità ma quando questa, si spera il più presto possibile, sarà ripristinata, sarà dovere di ognuno di noi mantenerla“.
Dal Comune arriva l’invito a utilizzare “tutti i presìdi e i comportamenti che ci possono difendere dal virus“. Il provvedimento più importante, si legge ancora nella nota, “è sicuramente la vaccinazione, per questo ci rivolgiamo a coloro che per motivi di scelta personale o per timori non lo hanno ancora fatto, pur avendone la possibilità e in assenza di controindicazioni mediche: comprendendo i timori e le resistenze, li invito ad approfondire l’argomento attraverso i corretti strumenti scientifici (medici di base, Asl) al fine di non perdere una opportunità importante per la salute propria e di tutta la comunità“.
Mario Morena poi ricorda le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La vaccinazione è un dovere morale e civico. La libertà è condizione irrinunciabile, ma ciò che limita la nostra libertà oggi è il virus e non gli strumenti e le regole per sconfiggerlo”.