27 Dicembre 2021
05:00
Decreto festività cancella anche il Capodanno nelle discoteche: “Il nostro settore di nuovo calpestato”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Mike Patitucci, presidente provinciale Silb-Confcommercio, associazione che riunisce le aziende e i locali del settore dell’intrattenimento serale e notturno, non ha più parole, avrebbe “solo parolacce“ per commentare l’ultimo provvedimento adottato dal Governo per contenere l’aumento dei contagi e arginare i nuovi casi che galoppano anche a causa della variante Omicron.
Tra le varie misure, infatti, il decreto festività chiude discoteche e sale da ballo fino al 31 gennaio e cancella quindi anche le serate di Capodanno: “Uno dei capitoli più importanti nel bilancio di un locale notturno“.
L’ultimo decreto ha sferrato un altro durissimo colpo alla categoria “oltretutto, a una settimana dall’ultimo dell’anno” e per il presidente provinciale Silb ha “calpestato“ ancora un settore già “martoriato da due anni di pandemia”.
Discoteche e sale da ballo avevano riaperto da poco e stavano “cercando di ripartire”, seppur zoppicanti a causa di regole che Patitucci già considerava “antieconomiche”. “Io non ho riaperto. Ma come si fa a far quadrare i conti con quelle capienze o a tenere le persone a due metri di distanza? In più controllare il Green Pass e prendere i dati dei clienti comporta una quantità di tempo che il popolo della notte non è sempre disposto ad attendere”.
Patitucci definisce “eroica” la decisione dei colleghi che nelle passate settimane avevano ripreso le serate nelle discoteche: “imprenditori onesti che hanno sempre rispettato le regole e che ora sono obbligati a chiudere di nuovo fino alla fine di gennaio”. Il presidente provinciale Silb-Confcommercio è arrabbiato e “nauseato” dalla situazione e attorno a lui, tra i colleghi, vede anche “tanta rassegnazione”.
È “amareggiato e demoralizzato”, ad esempio, Roberto Bruno della Cometa di Sale. Nella sala da ballo erano in programma diverse serate durante le festività di Natale e, ovviamente, a Capodanno. L’ultimo decreto ha però cancellato tutta la programmazione. “È un decreto e dobbiamo rispettarlo e stare chiusi. Ovviamente restituiremo le caparre a chi aveva già prenotato. Siamo però demoralizzati perché stavamo cercando di ripartire e andare avanti. Ora non possiamo fare altro che sperare nei ristori”.
Auspica “un adeguato” ristoro per il mese di chiusura, non solo per i gestori dei locali ma anche per tutte le persone che lavorano nei locali notturni, anche il presidente provinciale Silb-Confcommercio, Mike Patitucci: “Oltre, ovviamente, al risarcimento del danno per le scorte già fatte e per il mancato guadagno delle serate di Natale e Capodanno. Per i tecnici e il Governo è facile adottare un decreto ma la nostra categoria continua a essere penalizzata a fronte di sussidi ridicoli. I costi di un locale sono altissimi. Ci sono affitti, bollette e fornitori da pagare. Senza contare il personale che così siamo obbligati a lasciare a casa”.
(in copertina foto tratta dal sito Unsplash)