30 Dicembre 2021
05:57
In Piemonte verranno rinnovati i contratti dei sanitari in scadenza per l’emergenza Covid: “Ma serve di più”
PIEMONTE – Si è tenuto ieri, mercoledì 29 dicembre 2021, l’incontro tra l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e i sindacati. Sul tavolo la richiesta di rinnovo per tutti quegli operatori sanitari in scadenza di contratto il 31 dicembre 2021 e assunti per l’emergenza Covid. Un’emergenza che, tanto in Piemonte quanto nel resto d’Italia, è tutt’altro che passata.
Nel corso dell’incontro la Regione ha promesso di incrementare i tetti di spesa per il personale sanitario, “disponendo nel contempo la disponibilità per le aziende sanitarie di prorogare i contratti a tempo determinato in scadenza computando i costi per questo tipo di spese determinate dal riacutizzarsi dell’emergenza Covid“, a comunicarlo è stato il Nursing Up. Il sindacato delle professioni infermieristiche ha però voluto ricordare alla Regione “che l’accordo odierno non può bastare per affrontare le esigenze della sanità piemontese“.
Per il segretario Regionale, invece, Claudio Delli Carri “i tempi rimangono stretti, strettissimi. Già la prossima settimana potremmo avere problemi di personale per fronteggiare questa quarta ondata. Lo ribadiamo forte e chiaro: la proroga fino almeno al 31 dicembre 2022 dei contratti in scadenza di tutto il personale sanitario e di supporto, va fatta immediatamente. Con un atto di responsabilità anche superando i tetti di spesa, come da indicazione odierna della Regione le Aziende Sanitarie ora devono agire. Ora si tratta di mettere in pratica velocemente quanto è stato scritto“.
Il sindacalista poi sottolinea ancora una volta che “questo però è solo il primo passo. Perché per reggere alle necessità determinate dalla recrudescenza della pandemia, vanno fatte assunzioni della durata di almeno un anno e non di tre mesi, prelevando i nominativi dalle graduatorie DIRMEI che sono state formate recentemente. Ora chi si deve prendere delle responsabilità, lo faccia! Così come noi professionisti della salute abbiamo dimostrato di saper fare con le nostre responsabilità in questi due anni di pandemia“.
Delli Carri poi punta il dito sulla “disorganizzazione e l’esasperante incapacità di agire con la necessaria prontezza sulle assunzioni” che porterà “solo a far saltare ancora una volta le ferie agli infermieri e al personale sanitario e di supporto, a quali verranno prolungati gli orari, salteranno anche i riposi, tutto per sopperire alla carenza di personale nel momento in cui si deve affrontare un nuovo aumento dei carichi di lavoro. Il personale già oggi è al limite, infermieri e professionisti sanitari in questi anni sono stati spremuti come limoni e non ce la fanno più. La politica dell’improvvisazione, la drammatica lentezza ad affrontare le necessità della nuova ondata pandemica non porta da nessuna parte. C’è necessità di programmazione e le decisioni vanno messe in atto subito senza ulteriori indugi. L’alternativa è essere travolti dalla nuova emergenza pandemica con le conseguenze che si possono immaginare”.