14 Febbraio 2022
12:05
La crisi tra Russia e Ucraina fa volare i prezzi di grano e mais: “Aumento oltre il 4,5% in una settimana”
PIEMONTE – L’aumento delle tensioni tra Russia e Ucraina incide anche sull’andamento anche del mercato agricolo europeo. La crisi nell’Est Europa ha fatto così volare le quotazioni internazionali di grano per il pane e il mais per l’alimentazione animale. Si tratta di un balzo in avanti rispettivamente del 4,5% e del 5% in una sola settimana. Questo quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati della borsa merci di Chicago.
A preoccupare è il fatto che il conflitto possa danneggiare le infrastrutture e bloccare le spedizioni dai porti del Mar Nero con un crollo delle disponibilità sui mercati mondiali e il rischio concreto di carestie e tensioni sociali. L’Ucraina ha infatti un ruolo importante anche sul fronte agricolo con la produzione di circa 36 milioni di tonnellate di mais per l’alimentazione animale e 25 milioni di tonnellate di grano tenero per la produzione del pane. Tra l’Ucraina si colloca al terzo posto come esportatore di grano a livello mondiale mentre la Russia al primo.
“Una situazione determinata dalla scomparsa nell’ultimo decennio in Italia di un campo di grano su cinque con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati perché molte industrie per miopia hanno preferito continuare ad acquistare per anni in modo speculativo sul mercato mondiale anziché garantirsi gli approvvigionamenti con prodotto nazionale attraverso i contratti di filiera sostenuti dalla Coldiretti, come ad esempio, quello piemontese, Grano Piemonte, lanciato insieme al Consorzio Agrario del Nord Ovest, tramite il quale sono già stati seminati oltre 6 mila e 500 ettari, e volto a valorizzare proprio l’oro giallo ed ottenere prodotti da forno veramente prepararti con la farina del territorio per rispondere anche alle esigenze dei consumatori che sono sempre più attenti alla provenienza degli ingredienti”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
In provincia di Alessandria sono circa 34.000 gli ettari di grano coltivati, frumento tenero in particolare, per una produzione media di 2,5 milioni di quintali mentre per il mais la superficie è pari a 18.689 ettari per una produzione in quintali pari a 2.336.125, la soia ricopre invece 3.500 ettari, su circa 20mila a livello regionale, impiegata soprattutto in ambito zootecnico.
Con la pandemia da Covid lo scenario è segnato da accaparramenti e tensioni internazionali con la Cina che entro la prima metà dell’annata agraria 2022 avrà accumulato il 69% delle riserve mondiali di mais per l’alimentazione del bestiame ma anche il 60% del riso e il 51% di grano alla base dell’alimentazione umana nei diversi continenti, sulla base dell’analisi di Nikkei Asia sui dati del dipartimento americano dell’agricoltura (USDA).