Autore Redazione
sabato
9 Aprile 2022
05:00
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Cronaca - Alessandria

La Tv belga a Spinetta per raccontare il rapporto tra i cittadini e Solvay  

La Tv belga a Spinetta per raccontare il rapporto tra i cittadini e Solvay  

SPINETTA MARENGO – Andrà in onda a settembre il lungo reportage della RTBF, la Radio Televisione Belga, sulla Solvay. La troupe della trasmissione “#Investigationa marzo è stata a Spinetta per raccontare il rapporto e la convivenza tra i residenti della frazione alessandrina e il colosso della chimica.

Durante i 75 minuti dello speciale realizzato dal giornalista Emmanuel Morimont si parlerà anche del processo del polo chimico, dei risultati degli studi epidemiologici condotti sulla popolazione della Fraschetta e si potranno ascoltare le voci di alcuni cittadini intervistati dalla troupe. L’inchiesta giornalistica è ancora in corso e sul contenuto del lungo servizio di approfondimento c’è il “massimo riserbo”, ha spiegato la giornalista Valerie Dupont, corrispondente per la TV belga che si è occupata anche di organizzare e coordinare le interviste a Spinetta.

Lo speciale sulla Solvay, ha comunque anticipato, si muoverà anche negli Stati Uniti perché l’obiettivo è raccontare “come si comporta” il colosso della chimica “all’estero. In Belgio, ha spiegato Valerie Dupont, il nome Solvay è legato a una lunga storia, a una pregiosa Università e anche a numerose iniziative culturali.  In patria resta il “quartier generale” ma la produzione del colosso della chimica è stata “notevolmente ridotta” e spostata all’estero, in particolare in Italia e America. Quando il giornalista belga Morimont ha letto il nome di Spinetta Marengo in un elenco dei siti industriali europei “più inquinati” ha così deciso di approfondire. “Quando siamo stati a Spinetta abbiamo trovato una certa resistenza in alcuni a parlare di certi temi. Solvay è una  realtà industriale che in quella zona crea lavoro. Nel sobborgo non abbiamo visto orti e questo, a nostri occhi, è apparso come un effetto dell’esito del processo. La preoccupazione, comunque, c’è, anche rispetto ai Pfas”. “Tante” le domande poste dai giornalisti e tra, queste, la “più importante” che guida l’inchiesta è se i grandi colossi industriali davvero “riparino” ai danni ambientali legati alle loro produzioni. Per la risposta, però, bisognerà attendere la messa in onda dello speciale sulla tv belga.

 

  

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