2 Maggio 2022
19:31
Per 7 ore sulla cupola del Don Soria. Ecco il perché della protesta del detenuto
AGGIORNAMENTO ORE 21.15: Il detenuto è sceso autonomamente dalla sommità della cupola del carcere, convinto da un assistente capo coordinatore della Polizia Penitenziaria.
AGGIORNAMENTO ORE 20.40: prosegue la protesta del detenuto. Sul posto è arrivata una squadra dei Vigili del Fuoco che avrà il compito di illuminare la cupola con un faro i grado di fare luce fino a 18 chilometri di distanza, visto che tra pochi minuti il sole tramontera’.
ALESSANDRIA – Da ormai cinque ore un detenuto del Carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria è sulla sommità della cupola dell’istituto. Inutili, per il momento, i tentativi di farlo scendere da parte della Polizia Penitenziaria e dei Vigili del Fuoco. A provocare questa eclatante protesta non ci sarebbe, da parte dell’uomo, l’intenzione di gettarsi nel vuoto: “Non sono mica impazzito, non voglio lanciarmi” ha spiegato. Sembra, infatti, che il detenuto voglia poter registrare all’anagrafe il figlio appena nato. Secondo l’uomo, infatti, la moglie sarebbe disposta a dare il bambino in adozione.
Il detenuto, intanto, si è rifiutato di interloquire con la Garante dei detenuti di Alessandria, Alice Bonivardo. L’ultimo colloquio con quest’ultima risale allo scorso 20 aprile. Nel frattempo sono riprese le rumorose proteste degli altri detenuti del carcere, con alcune grida e rumori di utensili. “Solidarietà, ragazzi, fatevi sentire” una delle frasi percepite nitidamente anche all’esterno.