13 Maggio 2022
12:27
Solvay: “Le migliori tecnologie per la bonifica. Dati dimostrano l’efficacia delle nostre azioni”
ALESSANDRIA – La multinazionale Solvay di Spinetta Marengo ha comunicato un “nuovo significativo avanzamento degli interventi di bonifica e messa in sicurezza del sito” della frazione alessandrina. “Sull’area interessata dalla contaminazione da cromo esavalente (che è inferiore al 5% della superficie totale del sito) si sono concluse a febbraio le attività relative al terzo intervento di ISCR in un’area di 300 metri quadri e si attendono i risultati del collaudo da parte degli Enti. A collaudo positivo, potrà dirsi compiuto un altro importante passo nella strada verso la risoluzione del “problema cromo”.
“La tecnologia ISCR (In-Situ Chemical Reduction)” ha rimarcato Solvay “permette la bonifica del cromo esavalente nel terreno, attraverso iniezioni nel terreno di una soluzione ditionito di sodio, una miscela studiata e sviluppata appositamente allo scopo in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale, e il cui utilizzo è stato validato dagli Enti. Nel frattempo, sono in corso d’esecuzione i test di laboratorio che riguardano altre due aree (PFR e 2B), in collaborazione con un laboratorio inglese specializzato, per identificare una variante migliorativa della soluzione iniettata che possa così essere specifica per le caratteristiche di queste due aree”.
“Il complesso e costante lavoro dei tecnici impegnati nelle operazioni di bonifica, che ha già ottenuto importanti risultati verso il progressivo raggiungimento degli obiettivi concordati con gli Enti, è confortato anche dai risultati dei diversi monitoraggi periodici eseguiti. Sono stati infatti resi noti i risultati della campagna di monitoraggio delle acque di falda svolta a marzo 2022 e anche questi dati – che rappresentano cronologicamente l’ultima fotografia di una ricca serie raccolta, a cadenza trimestrale, in diversi anni – concludono per un significativo e progressivo miglioramento della qualità dell’acqua di falda all’esterno del polo chimico, con un trend di complessiva e costante decrescita dei livelli di contaminazione dei composti rappresentativi della contaminazione storica”.
“Il monitoraggio delle acque di falda mostra che, ad oggi, le concentrazioni medie dei composti caratteristici della contaminazione storica (cromo esavalente, cloroformio e tetracloruro di carbonio) all’esterno hanno raggiunto o sono prossime al minimo storico e sono in continua discesa rispetto al passato. Nel caso dei solventi clorurati, le concentrazioni medie all’interno dello stabilimento sono state ridotte fino a migliaia di volte grazie alle attività di bonifica, mentre all’esterno si registra una riduzione complessiva di oltre il 90%. Anche i dati più recenti relativi ai composti PFAS, si inseriscono in tale contesto di complessivo miglioramento e, uniti agli altri, questi risultati confermano la assoluta tenuta della barriera idraulica e l’efficacia delle operazioni di bonifica compiute da Solvay”.