Autore Redazione
mercoledì
8 Giugno 2022
05:22
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Cronaca - Alessandria

Mense scuole Alessandria, Vivenda: “Da settembre polpette di pesce e possibili tre menù diversi all’anno”

Mense scuole Alessandria, Vivenda: “Da settembre polpette di pesce e possibili tre menù diversi all’anno”

ALESSANDRIA – Con l’anno scolastico che ormai volge al termine è tempo di bilanci per il servizio di refezione scolastica di Alessandria. Il tecnologo alimentare del centro cottura di Vivenda, Roberto Aggujaro, ha fatto il punto sugli ultimi mesi di attività, anticipando anche alcune novità prevista per il 2022/2023.

“Premesso che non è possibile aumentare o diminuire le quantità di un particolare tipo di cibo, dato che i menù sono monitorati e approvati da Asl, abbiamo però pensato di proporre il pesce in una forma diversa, magari trasformandolo in polpette o hamburger, così da poter attrarre di più il gusto dei bambini. Con lo stesso concetto limiteremo la presenza di formaggio spalmabile, meno gradito rispetto al Grana. Nel corso dell’anno scolastico stiamo inoltre valutando di inserire tre tipi di menù diversi, e non più solo due, in corrispondenza dell’autunno, dell’inverno e della primavera”.

Aggujaro ha poi analizzato le diverse criticità messe in luce dalle famiglie alessandrine, dai ritardi ai cambi di menù, fino alle quantità di cibo ritenute eccessive che, secondo diversi genitori, contribuivamo a generare spreco, problemi che hanno portato non pochi genitori a protestare simbolicamente lo scorso 31 maggio con il cosiddetto “sciopero della mensa”.

“Premetto che la città di Alessandria presenta un sistema complesso e capillare di scuole ha precisato il professionista di Vivenda “ogni giorno abbiamo preparato quasi 2800 pasti, da distribuire in 50 istituti. Vivenda utilizza ben dieci mezzi, più uno “jolly” in caso di emergenze. Le criticità rispetto al trasporto si sono soprattutto concentrate intorno al mese di febbraio ma da aprile sono diminuite, grazie a una diversa organizzazione e suddivisione degli istituti. A parte questo periodo critico non ci risultano ritardi evidenti e reiterati. Proprio la complessità del panorama alessandrino non ci ha però consentito di agire prima. Ricordiamo, inoltre, che spesso il ritardo non era necessariamente legato alla distanza tra Asti, sede del centro cottura, e Alessandria. L’emergenza covid, infatti, ha impedito l’utilizzo dei refettori: il cibo è stato sempre consegnato nelle singole classi, spesso anche distribuite su più piani, e questo fattore ha inevitabilmente allungato i tempi. L’auspicio è che da settembre si possa tornare alla normalità”.

“Frutta di poca qualità? No, abbiamo sempre distribuito alimenti biologici e di qualità, ripeto, approvati da Asl, cercando il più possibile di utilizzare prodotti di stagione. L’eventuale introduzione di tre menù diversi, il prossimo anno, non potrà che favorire ulteriormente questo processo. Troppi e repentini cambi di menù? In caso di variazione abbiamo segnalato tutto al Comune nel più breve tempo possibile. Non nascondo, però, che questa problematica è dovuta alla recente difficoltà di approvigionamento delle derrate alimentari, provocata dall’attuale momento storico. Anche rispetto alle quantità ritenute eccessive da alcune famiglie ribadisco che tutto è stato approvato da Asl e non possiamo derogare. Spesso i contorni non hanno trovato un riscontro positivo tra i bambini? A seconda delle fasce d’età un alimento può piacere o meno, un fattore a mio avviso legato soprattutto alla singola educazione alimentare di ogni alunno o alunna. Anche su questo fronte, però, la nostra attenzione è sempre stata massima: il gradimento è un aspetto molto soggettivo. In generale, ad esempio, i più piccoli preferiscono cibi di colore rosso rispetto a quelli di colore verde. Ad esempio il fatto di voler distribuire il pesce in forma più appetibile come può essere una polpetta o un hamburger segue proprio questo ragionamento, andando così incontro ai gusti dei nostri bambini”.

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