Autore Redazione
mercoledì
6 Luglio 2022
13:33
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Cronaca - Alessandria

Fratelli d’Italia contro assegnazione ex asilo Monserrato a “Non una di meno”. “Diamolo a chi rispetta le leggi”

Fratelli d’Italia contro assegnazione ex asilo Monserrato a “Non una di meno”. “Diamolo a chi rispetta le leggi”

ALESSANDRIA – L’occupazione dell’ex asilo Monserrato ad Alessandria, con la richiesta da parte di “Non una di meno” di regolarizzare definitivamente la loro presenza nella struttura presentata al nuovo sindaco, Giorgio Abonante, ha acceso subito la contrarietà di Fratelli d’Italia.

Il Gruppo Consiliare del partito di destra ha scritto al primo cittadino per manifestare come non sia accettabile “regolarizzare un’occupazione ottenuta commettendo diversi reati“. Come spiega il Coordinatore Cittadino di FDI, Alessandro Traverso, questa possibilità non è spendibile anche perché “in tali locali occupati vengono svolge diverse attività, anche commerciali, senza alcuna autorizzazione né rispetto delle basilari norme di sicurezza e di accessibilità”.

Sugli aderenti di tale organizzazione pende anche una mia denuncia di quando ricoprivo il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale pro tempore della precedente consiliatura – racconta Emanuele Locci, presidente del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia – per, tra le altre cose, minaccia ad un Corpo politico per aver impedito l’apertura dei lavori del Consiglio Comunale con lo scopo di ostacolare o impedire la discussione e l’eventuale adozione di un provvedimento regolarmente presentato da sei consiglieri comunali della città di Alessandria nel legittimo esercizio delle loro funzioni istituzionali”.

Fratelli d’Italia propone un utilizzo diverso dell’ex asilo del Monserrato, invitando a premiare le “molte associazioni di promozione sociale, regolarmente costituite e rispettose delle norme, attendono da anni un sostegno in termini di spazi fisici da parte delle pubbliche amministrazioni del territorio“, scrivono Emanuele Locci, Fabrizio Priano e Maurizio Sciaudone. “L’idea di andare a regolarizzare prioritariamente chi ottiene tali spazi fisici violando la legge e che negli anni ha svolto e continua a svolgere attività fuori da ogni rispetto delle regole è qualcosa che una pubblica amministrazione non può permettersi di fare”. La controproposta a Giorgio Abonante quindi è quella di ragionare invece, coinvolgendo il Consiglio Comunale e le APS del territorio, delle prospettive di utilizzo di quell’immobile come luogo di pubblica utilità aperto a tutti i cittadini“.

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