31 Luglio 2022
12:04
La secca dello Scrivia nell’estate dal caldo “record”. Da 33 giorni massime oltre i 30 gradi
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Sembra una strada di campagna con in fondo una pozzanghera rimasta da un temporale. Quella immortalata nello scatto del reporter digitale RdV Saonari non è però una strada sterrata ma il letto del torrente Scrivia a Tortona o, almeno, quello che ne resta in superficie.
La foto pubblicata sulla pagina Facebook della Protezione Civile della Provincia di Alessandria racconta la grave crisi idrica dei corsi d’acqua dell’Alessandrino, tutti in “importante deficit idrico” come non capitava da anni, ha precisato Matteo Robbiano, responsabile Ufficio Previsione e Prevenzione della Protezione Civile della Provincia di Alessandria. Dopo un dicembre 2021 già scarso di precipitazioni, dall’inizio di quest’anno le piogge che ricaricano i corsi d’acqua dell’Alessandrino si sono dimezzate. Ad Alessandria dal 1° gennaio sono caduti 150 mm “scarsi“. Avrebbero dovuto essere 300/320. Alla siccità si è poi aggiunto un caldo “record“. I primi 6 mesi dell’anno sono stati i più torridi degli ultimi 50 anni, ma si potrebbe tranquillamente andare anche più indietro nel tempo. Dallo scorso 29 giugno, inoltre, nella maggior parte delle località della nostra provincia le temperature massime non scendono al di sotto dei 30°. Gli alessandrini avevano boccheggiato anche nell’estate del 2015, ha ricordato Matteo Robbiano. Quell’anno il caldo non aveva allentato la sua morsa per 30 giorni di fila nel mese di luglio. Peggio ancora era stato l’agosto del 2003, con massime sopra i 30° per 31 giorni consecutivi. Con la giornata di questa domenica 31 luglio il 2022 li batte tutti. Con oggi saliranno con tutta probabilità a 33 i giorni consecutivi con massime oltre i 30°. E la situazione non sembra destinata a cambiare, almeno a breve. I temporali degli ultimi giorni hanno aiutato ad abbassare un po’ le temperature ma hanno portato “più danni che benefici”. Ad Alessandria venerdì c’è stata “una tempesta di vento e fulmini“ ma di acqua ne è caduta ben poca: 5/6 mm, ha calcolato Robbiano. Ad Acqui Terme e nell’Acquese in alcune zone si sono registrati 80 mm di pioggia in un’ora. Un enorme quantitativo che, però, non aiuta, anzi. Il terreno è arido e duro e comunque non riuscirebbe ad assorbire così tanta acqua in così poco tempo. “La situazione è critica e, ovviamente, si ripercuote sulla disponibilità idrica dei nostri Comuni. Ad oggi sono oltre 50 le amministrazioni che hanno già adottato ordinanze per limitare il consumo ed evitare sprechi e al momento non è atteso un drastico cambio del meteo che in breve tempo possa aiutare a migliorare la situazione. Dovremo andare avanti come fatto fino ad oggi, limitando il più possibile gli sprechi. Come Protezione Civile già da un mese supportiamo Amag e i gestori del servizio idrico per portare acqua ai Comuni più in difficoltà. In genere cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno ma bisogna essere oggettivi e guardare ai dati. E i dati oggi raccontano di precipitazioni dimezzate rispetto alla media e un quadro termico veramente fuori dal normale”.
(in copertina la foto reporter digitale RdV Saonari tratta dalla pagina Facebook della Protezione Civile della Provincia di Alessandria)