Autore Redazione
lunedì
29 Agosto 2022
18:50
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Cronaca - Alessandria

Polo Chimico, Arpa su Pfas nell’aria: “Analisi divulgata alle istituzioni solo quando i dati saranno validati”

Polo Chimico, Arpa su Pfas nell’aria: “Analisi divulgata alle istituzioni solo quando i dati saranno validati”

ALESSANDRIA – Tre giorni dopo la Commissione Ambiente sulla vicenda del Polo Chimico è arrivata la precisazione di Arpa Piemonte rispetto a quanto aveva sottolineato, in aula, Claudio Lombardi. L’ex assessore all’Ambiente della Giunta Rossa aveva infatti accennato a una indagine dell’Agenzia Regionale sulla presenza di Pfas nell’aria che non era stata resa pubblica e divulgata al Comune di Alessandria.

In una nota, Arpa ha precisato che “la restituzione, a livello istituzionale, dei dati ambientali deve sempre avvenire attraverso l’applicazione di metodi di campionamento ed analisi sufficientemente “robusti” ed affidabili, tali da garantire la “valenza scientifica” e la “qualità” dei dati sotto diversi punti di vista (rappresentatività, ripetibilità, riproducibilità, accuratezza e precisione)”. Le attività in questione sono state definite “sperimentali (…) e propedeutiche alla successiva pianificazione ed effettuazione di campagne di misura, necessarie in considerazione dell’assenza – a livello nazionale ed internazionale – di metodi ufficiali validati”.

“Le sperimentazioni, proseguite nel corrente anno 2022 ed ora in fase di conclusione, hanno riguardato differenti tecniche di campionamento e hanno richiesto l’effettuazione di più prove utilizzando diversi supporti adsorbenti, anche in combinazione tra loro, al fine di individuare – per ciascuna di esse – l’assetto più idoneo ad ottenere campioni omogenei e ripetibili per le molecole di interesse sito specifico” ha aggiunto l’azienda.

“In particolare nel 2021, in assenza di norme tecniche di riferimento, è stato condotto uno studio sperimentale finalizzato a mettere a punto la metodica di monitoraggio mediante raccolta delle deposizioni atmosferiche secche e umide ai composti PFAS. Lo studio delle deposizioni, normalmente applicata a diossine e PCB, è una tecnica di campionamento passiva che studia il trasferimento e la ricaduta degli inquinanti presenti in atmosfera, restituendo valori di massa di inquinante per unità di superficie e per unità di tempo [massa di inquinante (µg) * m-2 giorno-1]. Le diverse prove condotte in doppio presso una postazione di Spinetta Marengo hanno restituito informazioni circa la presenza di composti PFAS sito specifici (in particolare cC6O4 e ADV-N2), mentre non hanno evidenziato presenza di altri PFAS, se non tracce di PFOA”.

“Tali esiti, unitamente a quelli delle misure effettuate in zona considerata non esposta in provincia di Torino, sono stati soddisfacenti al fine di valutare la ripetibilità del metodo di studio delle deposizioni sia per la fase di prelievo che per l’analisi strumentale. Occorre precisare che tali esiti, che costituiscono il presupposto per la validazione del metodo sperimentale oggetto di studio, non rivestono ancora la valenza di dati ambientali validati. Al termine delle sperimentazioni condotte, l’Agenzia comunicherà ai soggetti istituzionali interessati i dati che scaturiranno dall’applicazione delle metodologie validate secondo un approccio rigoroso e coerente con i principi della ricerca scientifica universalmente riconosciuti e delle norme di qualità adottate in Arpa Piemonte”.

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