Autore Redazione
lunedì
5 Settembre 2022
05:00
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Cronaca - Alessandria

La pulizia dei fiumi nella lunga estate con i corsi d’acqua in secca

La pulizia dei fiumi nella lunga estate con i corsi d’acqua in secca

PIEMONTE – L’estate del 2022 è stata una delle 15 più secche degli ultimi 65 anni. Le lunghe settimane senza precipitazioni e, soprattutto, un mese di luglio particolarmente arido di piogge, hanno prosciugato i corsi d’acqua. Le foto scattate dai volontari della Protezione Civile della Provincia di Alessandria hanno ben raccontato “la sete” dei corsi d’acqua del nostro territorio e di fronte a quelle lunghe distese di terra e ghiaia molti lettori del nostro sito si sono chiesti “perché” non si sia approfittato del lungo periodo di siccità per pulire i fiumi.

La questione è “complessa”, ha sottolineato Luigi Bignami, geologo e giornalista scientifico. Per prima cosa pulire” e “dragare” non sono la stessa cosa, ha spiegato l’esperto.

Approfittare dei periodi di siccità per togliere rami e materiale che durante le stagioni più piovose potrebbe bloccare il passaggio dell’acqua sarebbe buona cosa. Dragare, quindi portare via sabbia, ghiaia e sassi, rischia invece di compromettere il “delicato equilibrio” di un fiume. L’asportazione di materiale litoideo in Italia è regolamentata in maniera restrittiva e a livello scientifico non è ritenuta utile per ridurre il rischio idraulico, soprattutto in relazione ai costi economici e ambientali.

Se si scava e si toglie ghiaia solo in determinati punti, ha spiegato inoltre Luigi Bignami, si dà “semplicemente” all’acqua lo spazio per correre ancora più impetuosa più a valle.Quando si ha a che fare con un fiume – ha puntualizzato il geologo – non si può pensare di tenere pulito e in ordine solo il proprio orticello”.  L’intervento dovrebbe quindi essere fatto “dalla sorgente alla foce”. Ovviamente servirebbe una adeguata “programmazione” e fondi decisamente “ampi”.

Anche liberare il letto di un fiume da rami e tronchi richiede “programmazione” e “risorse”: “Bisogna organizzare delle squadre che quest’anno, forse, non erano pronte per ripulire i tanti fiumi in secca. Credo che nessuno, però, si aspettasse una siccità del genere”.

Per Luigi Bignami è comunque un errore non “pensarci prima. “Tra i mille bonus che vengono dati, forse, sarebbe opportuno prevedere adeguate risorse per interventi di pulizia lungo i fiumi. Siamo, però, alle solite. In Italia i problemi idrogeologici si raccontano sempre “dopo” le alluvioni”.

In Piemonte, nelle lunghe settimane senza piogge, non si è rimasti fermi a guardare i fiumi in secca, ha assicurato l’assessore alla Difesa del Suolo della Regione, Marco Gabusi. La competenza dei corsi d’acqua più importanti è di Aipo, ha precisato il membro della Giunta regionale, ma il Piemonte si può dire all’avanguardia” rispetto al tema della pulizia dei fiumi:Sarebbe ridicolo dire che tutto è stato fatto ma gli interventi nei siti pericolosi sono stati realizzati o sono comunque in programma”.

La Regione, ha ricordato l’assessore, ha aperto anche due bandi per interventi di pulizia degli alvei dei fiumi a burocrazia zero. “Questo percorso iniziato l’anno scorso è unico nel Nord Italia. Il primo bando ha permesso di raccogliere richieste per l’asportazione di circa 900 mila metri cubi di materiale e il secondo 400 mila. Parliamo di numeri importanti, che se fossero stati ordinari negli ultimi 20 anni avrebbero garantito una manutenzione più puntuale dei fiumi, più risorse per le pulizie e anche materiale per le aziende senza dover realizzare cave. Crediamo sia una operazione virtuosa che è però iniziata solo un anno fa e che ha comunque dei tempi. L’iter per le imprese è più rapido ma servono comunque 3 o 4 mesi. Capisco che all’opinione pubblica questi tempi possano sembrare lunghi ma sulla pulizia dei fiumi ci sono numerosi vincoli. Servono autorizzazioni ambientali e faunistiche che spesso rendono difficile operare La tutela di tutto porta a un immobilismo che in Italia conosciamo bene e che va superato perché la priorità deve essere la messa in sicurezza dei fiumi”.

 

(in copertina foto tratta dalla pagina Facebook della Protezione Civile della Provincia di Alessandria)

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