Autore Redazione
venerdì
9 Settembre 2022
05:00
Condividi
Cronaca - Alessandria

Più di un italiano su due non va più al cinema. Il Kristalli, però, tiene duro: “Ci provo, ma è l’ultima scommessa”

Più di un italiano su due non va più al cinema. Il Kristalli, però, tiene duro: “Ci provo, ma è l’ultima scommessa”

ALESSANDRIA – Gli italiani hanno perso “l’abitudine” di andare al cinema. In questo 2022, oltre il 60% degli spettatori che erano soliti riempire le sale ha preferito la poltrona di casa alle poltroncine dei cinema. L’indagine svolta da SWG per il Ministero della Cultura racconta una disaffezione del pubblico che “allarma chi gestisce le sale. Paolo Pasquale proprio questo venerdì riaprirà le porte del Kristalli di Alessandria dopo la pausa estiva. Fino all’ultimo, ha raccontato, si è chiesto se non fosse il caso di tenere definitivamente abbassata la serranda dell’ultimo cinema rimasto in città.

Prima il Covid, poi lo strascico di timori legati alla pandemia e ora anche i pesanti rincari di luce e gas rendono “davvero dura aprire. In Piemonte, e non solo, ha raccontato, c’è chi ha già gettato la spugna mentre altri valutano di aprire i cinema solo nei weekend o in occasione dell’uscita di qualche film “forte”. Paolo Pasquale ha invece deciso di riaprire il Kristalli nei soliti giorni e con il consueto orario. Per la riapertura ha puntato sul film “Il Signore delle Formiche”: “È davvero molto bello e a Venezia ha raccolto ottime critiche” ha sottolineato speranzoso il titolare del Kristalli.

Anche Paolo Pasquale è stato in Laguna e ha visto la corsaper assistere ai film, in concorso e fuori concorso. Pensare che l’entusiasmo di Venezia possa aver sancito “il risveglio” del cinema, e per i cinema, per Pasquale è però “un’utopia: “Durante il lockdown le persone si sono abituate a guardare i film a casa e la grande disponibilità di titoli sulle piattaforme continua a penalizzare i cinema. La commedia italiana, i film che facevano “ridere” oggi non esistono più. Sono pochi anche i blockbuster che, nonostante la crisi, continuano a portare il pubblico in sala”.

Per Paolo Pasquale l’unica speranza per risollevare il settore sono i “film di qualità”: “A Venezia ho avuto modo di vedere alcune pellicole di altissima qualità, su tutte “Bones and All” di Guadagnino. È “per stomaci forti”, perché ci sono scene di cannibalismo, ma è uno di quei film che potrebbe riportare in sala gli spettatori più adulti che si  sono allontanati dal grande schermo”.

Pronto per la nuova stagione al Kristalli, Paolo Pasquale oggi non può fare altro che confidare nella “risposta del pubblico”: “Quest’anno ho investito 60 mila euro per cambiare la caldaia al Kristalli. Non è facile affrontare un investimento del genere in questo periodo e più volte mi sono chiesto: “Ma chi me lo fa fare?”. Ho deciso di resistere ma è un’impresa titanica. Io sono un imprenditore e devo fare i conti con costi e ricavi. La mia, però, non è una semplice preoccupazione legata a questioni economiche. Se chiudessi il cinema potrei tranquillamente andare avanti con altro. Questa situazione mi rammarica perchè il Teatro Alessandrino c’è dal 1966, il Kristalli negli anni l’abbiamo fatto e rifatto per renderlo sempre più accogliente. È sconfortante ma quando sei un privato e non hai sostegni pubblici puoi fare tutta la cultura che vuoi ma un certo punto non vai più avanti, soprattutto con questo caro-bollette. Io riapro ma questo è davvero l’anno decisivo, l’ultima scommessa. Se la gente dimostrerà di preferire la tv, o lo schermo di un computer, allora non avrò altra scelta che chiudere l’ultimo cinema della città.

Condividi