13 Ottobre 2022
14:15
Ospedale Alessandria: il progetto dell’app per supportare chi è sieropositivo coinvolgerà 50 persone
ALESSANDRIA – Garantire una relazione costante e continuativa tra medico e persona con HIV per un’efficace gestione dell’infezione, una migliore qualità di vita e un contenimento dei costi individuali e a carico del sistema sanitario. Tutto grazie a un’app. Sono questi gli obiettivi del progetto “Gestione del paziente con infezione da HIV per supportare il successo terapeutico a lungo termine” ideato dagli specialisti in Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria. Il progetto verrà realizzato grazie al Fellowship Program, bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences per selezionare e premiare i migliori progetti presentati da Enti di ricerca e cura italiani operanti nell’area delle malattie infettive, delle patologie oncologiche e oncoematologiche.
Il progetto coinvolgerà 50 persone in trattamento nella struttura ospedaliera che nell’ambito di una visita di controllo ambulatoriale potranno scaricare gratuitamente l’applicazione dallo store del proprio smartphone. Grazie a questo strumento potranno segnalare, a cadenza settimanale o bisettimanale, le condizioni di salute e la comparsa di eventuali sintomi. Riceveranno inoltre un avviso per ricordare l’assunzione delle terapie e compileranno, ogni 4 mesi, diversi questionari per valutare il proprio stato di salute, eventuali disturbi (tra cui quelli del sonno) e l’eventuale presenza di segnali e sintomi di ansia generalizzata.
Sono diversi i benefici attesi che questa APP potrà apportare alla qualità di vita e di cura del paziente soprattutto grazie all’enorme contributo e alle facilitazioni che offre al lavoro del clinico e di tutti i soggetti coinvolti. Tra queste l’abbattimento delle distanze spazio-temporali nella relazione medico-paziente, la tempestività delle diagnosi di possibili patologie concomitanti all’infezione, la possibilità di poter valutare in tempo quasi reale l’effettiva efficacia dei trattamenti e la loro eventuale sospensione e sostituzione nel caso non si dimostrassero appropriati.
La relazione costante e continuativa consentita dalla APP permetterà inoltre di migliorare l’aderenza alle terapie da parte della persona con HIV, prevenendo così eventuali eventi avversi dovuti a un’assunzione non appropriata delle terapie. Un elemento non trascurabile per la persona ma anche per la Società: assumere la terapia correttamente significa mantenere i livelli dell’infezione nell’organismo così bassi da neutralizzare il virus, rendendolo non più trasmissibile ad altri individui. Lo sviluppo di questa APP si pone dunque come strumento fondamentale nelle strategie di contenimento della diffusione di HIV.
L’uso della APP inoltre potrà consentire una riduzione dei costi sia per il paziente sia per il Sistema sanitario, grazie a una più efficace gestione della patologia e a una migliore aderenza terapeutica da parte del paziente che evita, ad esempio, l’insorgenza di complicanze date dal mancato uso dei farmaci prescritti. “Con questa APP puntiamo a integrare nella normale pratica ambulatoriale uno strumento che faciliti la continuità assistenziale con molteplici vantaggi, dal miglioramento dell’aderenza terapeutica all’individuazione precoce di possibili criticità sia cliniche sia inerenti al benessere psicofisico del paziente – spiega Eleonora Sarchi, Dirigente medico presso la Struttura Complessa di Malattie Infettive dell’ospedale alessandrino e responsabile del progetto – Ne valuteremo l’efficacia nel corso del primo anno oltre che il gradimento da parte di quanti la utilizzeranno. La piattaforma potrebbe fornire, nel tempo, un modello innovativo ed esportabile anche per altre patologie facilitando la continuità assistenziale e mettendo a disposizione numerosi servizi specialistici a distanza”, conclude Sarchi.