Autore Redazione
venerdì
9 Giugno 2023
05:13
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Cronaca - Alessandria

Ad Alessandria abbattute 72 piante secche o instabili, ne mancano 58: “Verifiche su quelle ai giardini”

Ad Alessandria abbattute 72 piante secche o instabili, ne mancano 58: “Verifiche su quelle ai giardini”

ALESSANDRIA – Dallo scorso agosto fino ad aprile ad Alessandria sono stati abbattuti 72 alberi ormai secchi e instabili. In base alla valutazione di stabilità effettuata 10 mesi fa ne restano altri 58 da tagliare. Lo ha sottolineato ieri l’assessore ai Lavori Pubblici, Michelangelo Serra, rispondendo a una interpellanza del capogruppo di Fratelli d’Italia Emanuele Locci: “Lo ha stabilito uno studio tecnico che ha valutato la stabilità delle piante. In tutto sono 130 quelle considerate non più recuperabili. Abbiamo già abbattuto anche 141 piante, soprattutto robinie al Forte Acqui, tutte ormai secche. Con dei lavori di potatura, invece, abbiamo evitato l’abbattimento degli alberi lungo il viale del Cimitero”.

L’esponente della Giunta Abonante ha poi annunciato la già effettuata perizia sugli alberi ai giardini della stazione, ordinata dopo il crollo di una pianta in corso Crimea lo scorso 20 maggio. “A tutela della sicurezza dei cittadini è stato redatto un piano di suscettibilità rispetto al rischio di caduta degli alberi, con una priorità determinata dalle possibili conseguenze in caso di caduta” ha aggiunto Serra “le piante instabili vicino a delle scuole, ad esempio, hanno una priorità di abbattimento alta. Con la siccità molte piante si sono deteriorate. Purtroppo le risorse sono limitate: non vogliamo piantumare senza poi garantire una manutenzione sufficiente alla sopravvivenza. Negli ultimi anni sono state effettuate tante piantumazioni ma molte non sono andate a buon fine. Servono aree di captazione più ampie, come prevede il nuovo progetto in via Boves, ad esempio. E poi possiamo disporre di una sola grande autobotte per garantire le irrigazioni nelle nuove piantumazioni. Fino a quando non ci saranno le possibilità per monitorare nuove piantumazioni o una nuova autobotte con altrioperai è meglio non piantare alberi che poi rischiano di morire l’estate successiva”. 

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