Autore Redazione
sabato
9 Settembre 2023
14:20
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Cronaca - Casale Monferrato

Riboldi ricorda Zaio: “Rinunciò alla serie A per amore del Casale, ci mancherai”

Riboldi ricorda Zaio: “Rinunciò alla serie A per amore del Casale, ci mancherai”

CASALE MONFERRATO – Anche il sindaco di Casale, Federico Riboldi, ha voluto ricordare Sandro Zaio, lo storico segretario del Casale calcio, figura centrale del calcio nerostellato, depositario di una tradizione sportiva importante. Il primo cittadino ha voluto rimarcare proprio questo aspetto, la necessità di continuare la sua dedizione, fondata anche sul suo lavoro. Ecco il ricordo di Riboldi:

Una mattina di mezza estate del 2009 conobbi Sandro Zaio. L’avevo già intravisto, quando da bambino mio nonno Romano mi accompagnava al Natal Palli, ma non avevo mai avuto modo di conoscerlo personalmente. Si presentò a me quella prima volta con il consueto modo di fare che chi lo ha conosciuto ha potuto apprezzare: una grande educazione, un sorriso sempre pronto, quel pizzico di agitazione anche per cose semplici che lo contraddistingueva in modo limpido. Ci eravamo dati appuntamento per raggiungere la squadra a Molveno, nel primo ritiro di quella che fu la vittoriosa ma tormentata epoca Foppiani. Io arrivai in leggero ritardo al Palli e lui mi accolse con una frase che non dimentico: “Avevo una paura che non arrivassi!”.

Salimmo sulla sua Golf grigia quarta serie e da lì presero le mosse una serie di avventure che meriterebbero una grande penna, per essere raccontate.

Ci siamo visti l’ultima volta poco tempo fa, quel sorriso sincero sempre presente, un po’ di noia che si percepiva in un uomo che ha saputo reggere le segreterie sportive di squadre importanti come Venezia, Varese e ovviamente il suo amato Casale, per il quale (emulo del grande Caliga) rinunciò alla chiamata della serie A.

Con Turino, Giuseppino e il Rame componevi un poker di epoche passate, di un pallone che non c’è più e di passioni strepitose, irripetibili.

Manzoni diceva che non tutto ciò che viene dopo è progresso. Ora la palla della tradizione passa definitivamente nelle nostre mani.

Ciao Sandrino, ti abbiamo voluto bene e ci mancherai“.

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