6 Dicembre 2023
05:41
A “Le Iene” il caso Pfas a Spinetta, gli abitanti: “Qui c’è troppo veleno”. Cirio incalzato sul biomonitoraggio
ALESSANDRIA – “Il Paese dei veleni”. Questo è il titolo del servizio de “Le Iene”, il famoso programma di Italia 1 che ieri sera ha parlato di Spinetta e della delicata situazione del Polo Chimico: dai contaminanti storici alle indagini di Arpa e Asl fino alla presenza dei Pfas. Il reportage di Matteo Viviani, visto in città quasi due settimane fa proprio mentre entrava in Comune per intervistare il sindaco Abonante, è iniziato con le voci di diverse cittadine del sobborgo alessandrino.
“Mio papà ha lavorato lì fino alla pensione e si è ammalato di tumore al pancreas, era pieno di metastasi, non ha potuto fare alcuna terapia” ha raccontato Margherita “a mia sorella hanno dovuto togliere metà polmone, mio fratello ha avuto dei noduli nel collo. Io ho perso cinque bambini, l’ultima volta mi hanno asportato l’utero, mia nipote si è ammalata di leucemia a un anno di vita, ne è uscita dopo 17 anni. C’è troppo veleno qui a Spinetta, anche nel mangiare. Noi avevamo un orto e mangiavano i prodotti. Poche persone ne parlano, forse hanno paura che chiuda la fabbrica”.
“Ho avuto un tumore al seno nel 2008” ha aggiunto Renza “poi hanno scoperto una leucemia. Mio zio ha perso una gamba, ha avuto il palato bucato, e anche i cugini: uno ha avuto un tumore al rene, uno alle vertebre. Mio marito allìinizio manifestava tremolii alle gambe e braccia, aveva un tumore al cervello”.
“Mio papà aveva un mieloma multiplo, le ossa si stavano rompendo, appena lo ha scoperto la colonna vertebrale gli è crollata” ha aggiunto un’altra cittadina “anche nella famiglia di mio marito tanti parenti hanno avuto tumori. I miei cani sono morti di tumori alla pelle”.
Matteo Viviani ha anche fatto riferimento anche al servizio di Luigi Pelazza andato in onda a Le Iene 14 anni fa. In particolare è stato poi evidenziato il nuovo allarme scattato a dicembre 2019, nello stesso anno della sentenza che aveva condannato Solvay e le società che gestivano il Polo Chimico prima del 2002 per “disastro innominato colposo”.
“Si inizia a parlare dei Pfas, composti chimici molto pericolosi e molto diffusi, utilizzati per impermeabilizzare moltissimi oggetti che usiamo tutti i giorni” dice il personaggio Mediaset. A questo punto Le Iene fanno anche riferimento alle battaglie delle “Mamme NoPfas” in Veneto.
Intervistato dal programma Mediaset, l’ex lavoratore Solvay e sindacalista Lino Balza ha raccontato come anche gli stessi lavoratori si ammalavano. Viene quindi mostrata l’analisi del sangue di un lavoratore, con 177 mila nanogrammi litro. “Per l’Istituto Superiore di Sanità la soglia massima sarebbe 8 nanogrammi” rimarca Viviani.
Infine si fa riferimento agli approfonditi studi epidemiologici presentati a fine 2019 su 135 mila soggetti residenti in un raggio di 3 km dalla Solvay dove sono emersi incrementi di gravi patologie rispetto alla media.
Una analisi che, come ha ricordato a Le Iene l’avvocato Vittorio Spallasso “non fotografa però il rapporto causa effetto, servirebbe uno studio medico”. Già a inizio 2020, in una commissione consiliare, la dottoressa dell’Arpa Cristiana Ivaldi evidenziava la mancanza della cosiddetta “pistola fumante”.
“Le persone devono decidere se avere un rischio di morire o ammalarsi tra 10 anni oppure perdere il lavoro oggi e non riuscire a dare da mangiare alle loro famiglie” ha raccontato ieri la stessa dottoressa Cristiana Ivaldi di Arpa a Le Iene.
Rispetto alle analisi Arpa comunicate a fine dicembre 2022 sulle acque di falda di Spinetta, inoltre, Viviani ha definito “allucinanti” i valori di cC6o4 trovati: “832 mila nanogrammi/litro”. Rispetto a questi dati, inoltre, un anno fa a stretto giro di posta era arrivata la replica di Solvay.
Infine Matteo Viviani ha incalzato la politica rispetto al cosiddetto biomonitoraggio, la seconda indagine epidemiologica in grado di stabilire un eventuale nesso di causa-effetto: “La Regione ci ha garantito che nel giro di qualche mese sarebbero partiti col biomonitoraggio, ormai è passato piùdi un anno. Chiedo al presidente Cirio di accelerare. Devono iniziare Regione e Asl” ha sottolineato il sindaco Giorgio Abonante a Le Iene.
“Che sia bloccato non credo” ha risposto il Governatore Alberto Cirio ai microfoni di Matteo Viviani “lei sta sbagliando interlocutore, al sindaco di Alessandria non ho promesso niente” ha concluso il Governatore. Proprio ieri pomeriggio, però, rispetto al biomonitoraggio è stata significativa la risposta dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi al consigliere M5S Sean Sacco.