Droghe sempre più pure e concentrate. E anche in provincia si diffonde il pericoloso Fentanyl
ALESSANDRIA – Sono sempre più pure, concentrate e pericolose. Chi è impegnato ad analizzare e contrastare l’uso di stupefacenti ha visto aumentare il potere drogante delle sostanze e diminuire in maniere preoccupante l’età di chi le assume. Negli ultimi tre anni sono più che quadruplicati i giovani tra i 14 i 22 anni seguiti dal Ser.D, il Dipartimento delle Dipendenze dell’Asl Al. Dai 20 ragazzi seguiti ad Alessandria nel 2021 oggi si è saliti a 90 e molti sono casi “davvero complessi“, ha spiegato il Direttore del Ser.D Luigi Bartoletti, tra gli esperti del convegno interistituzionale organizzato dal Comando provinciale dei Carabinieri.
Un momento di confronto sulle tematiche legate alla diffusione delle sostanze nel nostro territorio per rendere più incisiva l’azione di contrasto sotto il “profilo investigativo, sanitario, sociale e tossicologico”, ha evidenziato il Comandante provinciale dell’Arma, il Colonnello Massimiliano Rocco.
“Condividere è anche prevenire”, ha aggiunto il Comandante del Reparto Operativo, il Tenente Colonnello Silvio Mele, introducendo anche gli interventi di Maria Matilde Cirillo, Direttrice del Laboratorio Analisi della Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria e Daniele Zambon, Responsabile della Struttura di Tossicologia Analitica dell’AOUAL. Tra gli esperti intervenuti anche Riccardo Boverio, Direttore del Dipartimento di Medicina d’Emergenza – Urgenza dell’Ospedale di Alessandria, Carlo Locatelli, Direttore Centro antiveleni e Centro Nazionale di Informazione Tossicologica dell’Istituto di ricovero e Cura a Carattere Scientifico Maugeri di Pavia e il Maresciallo Maggiore Gianluca Belli, responsabile del LASS, il Laboratorio di Analisi delle Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Alessandria che analizza tutte le droghe sequestrate dalle forze dell’ordine anche nelle province di Asti, Biella, Vercelli Novara e Verbania.
Cannabinoidi, cocaina ed eroina restano le sostanze più diffuse nel nostro territorio, è stato spiegato durante il convegno, ma anche in provincia sono arrivate nuove droghe e “si sta diffondendo” il pericoloso Fentanyl, un oppiaceo sintetico utilizzato per il trattamento del dolore acuto che ad alti dosaggi più portare a overdose e alla morte. Chi naviga nel “dark web” riesce a reperire anche farmaci allucinogeni o la fluoroamfetamina, la cosiddetta “Ecstasy light”, che di leggero, però, non ha nulla. Anche nei cannabinoidi è sempre più alto il contenuto di THC, è stato ribadito durante il convegno. Negli anni la marijuana è stata “potenziata”. “Da piantine alte come il basilico” oggi si è arrivati a piante di 2 metri e insieme all’altezza è cresciuto anche il contenuto della “parte euforizzante” che, dopo lo sballo, può portare però gravi conseguenze.
Assumere alti livelli di THC “tutti i giorni e più volte al giorno” determina una maggiore tendenza “all’aggressività” e aumenta le probabilità di sviluppare “psicosi“, ha spiegato il direttore del Ser.D. Tra i 6 mila soggetti coinvolti in uno studio americano, il 32,2 ha avuto una diagnosi di psicosi a 5 anni dall’assunzione, che nel 26% era simile alla schizofrenia e nell’8,4% ha portato a un disturbo bipolare. La psicosi che si sviluppa da un utilizzo di sostanze può perdurare “per molto tempo dopo l’assunzione”, può portare a uno stato “di calma crepuscolare” e a “dispercezioni”, da quelle di luce a colori a quelle che danno la sensazione di volare o, al contrario, di sprofondare. “L’effetto ultimo” è “lo tsunami”, un’onda anomala che crea un disturbo psicopatologo importante e che secondo alcuni studiosi è “irreversibile“, soprattutto se l’assunzione di sostanze inizia in giovane età.