Festa dei Lavoratori: a Valenza la manifestazione e il corteo dei sindacati
VALENZA – La sicurezza sul lavoro e la crisi del settore orafo saranno tra i temi al centro della Festa provinciale dei Lavoratori, promossa questo 1° maggio dalle sezioni provinciali di Cgil, Cisl e Uil proprio a Valenza. Il ritrovo è previsto alle 9.30 in piazza XXXI Martiri. Alle 10 scatterà il corteo, animato anche dalla musica della Bandarotta Fraudolenta di Alessandria e dall’Associazione Aleramica Alessandria. Da corso Garibaldi si arriverà fino ai giardini di viale Oliva dove, a partire dalle 11, saliranno sul palco i tre segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Franco Armosino, Marco Ciani e Claudio Bonzani. Interverranno anche il sindaco di Valenza, Maurizio Oddone, che ha dato il patrocinio del Comune all’iniziativa, e il Presidente della Provincia di Alessandria, Luigi Benzi.
Le conclusioni della mattina saranno affidate a Ivana Veronese, Segretaria nazionale UIL, delegata come Segretaria Confederale alle Politiche attive e passive del lavoro, Mercato del lavoro, Salute e Sicurezza sul lavoro e Amianto, Formazione nuove competenze, Istruzione e ricerca, Fondi Europei e della coesione, PNRR, Riforme Istituzionali e Costituzionali, Politiche per la coesione e lo sviluppo del Territorio, Società partecipate, Politiche abitative e Pari Opportunità.
“Si parlerà ovviamente del comparto orafo, un tema caldo che unitariamente stiamo seguendo da diverso tempo a seguito di una trasformazione importante che il settore sta vivendo in questi anni. Valenza si è riconfermata città dell’oro e distretto importante, ha saputo attrarre i grandi brand sul territorio sul quale convivono anche realtà più piccole e artigiane che stanno riscontrando difficoltà, calo di commesse, preoccupazione per i dazi, il prezzo dell’oro e il ricorso ad ammortizzatori sociali” hanno sottolineato le parti sociali.
“Non mancheranno cenni ad altre realtà in provincia che stanno vivendo momenti di difficoltà come la crisi all’IBL di Coniolo nel Monferrato, azienda edile, che ha dichiarato una settantina di esuberi su un totale di circa 176 lavoratori. Si rischiano quindi licenziamenti a causa di un periodo definito di forte debolezza del mercato del legno, con una crescente competizione tra operatori che ha portato ad una flessione dei prezzi di vendita, aggravati da un costo maggiore di produzione per il rincaro della materia prima. Proprio in quell’azienda ricordiamo che nel 2019 era avvenuto un infortunio mortale, costato la vita a un lavoratore di 42 anni. Altre crisi, per citare solo le più recenti, riguardano realtà come EXPO INOX che ha dichiarato licenziamenti collettivi per 38 dipendenti, tutti quelli dello stabilimento di Spinetta Marengo, IMS di Casale Monferrato con 26 esuberi, persiste poi la cassintegrazione alla Bundy di Borghetto Borbera, all’ex Ilva”.