Cronaca - Alessandria

Movimentazione cassonetti. Dal 1° luglio si cambia. Amag Ambiente pronta a restituire le chiavi a chi non si è fatto vivo

ALESSANDRIA – Nelle ultime settimane è arrivata una manciata di nuove adesioni, ma alla vigilia dell’avvio della nuova gestione della movimentazione dei cassonetti per la raccolta porta a porta nel centro storico e nel quartiere Cristo, circa il 48% dei condomìni di Alessandria non ha formalmente aderito alla proposta di Amag Ambiente. Negli ultimi sei mesi, ha evidenziato il Presidente di Amag Ambiente, Paolo Borbon, la società “ha scritto, telefonato e sollecitato” gli amministratori di condominio per ricordare che dal 1° luglio gli operatori della società del Gruppo Amag non si occuperanno più di spostare i cassonetti in strada nelle zone interessate dal porta a porta. L’azienda ha quindi avanzato la propria proposta economica per continuare a occuparsi dello spostamento dei cassonetti e definito 5 fasce di prezzo da 420 ai 1800 euro all’anno, oltre l’IVA, a seconda del numero di unità abitative dello stabile.

Poco meno della metà dei condomini, però, ha scelto altro o non si è fatto vivo. Anche se il “tempo è scaduto”, Amag Ambiente non interromperà bruscamente il servizio a partire dal 1° luglio. Come spiegato da Borbon, affiancato dal direttore Francesco Moretti, l’azienda da martedì inizierà a contattare gli amministratori per organizzare la restituzione delle chiavi dei carrai. In quel frangente chi è ancora indeciso, o senza una soluzione alternativa, potrà ancora aderire alla proposta.

Una volta riavute le chiavi, chi non avrà sottoscritto il contratto dovrà fare da sé o far fare alla nuova ditta scelta. La movimentazione dei cassonetti, ha ricordato il Presidente di Amag Ambiente, “non è prevista da Arera nei costi conteggiati nella Tari”: “È, quindi, un servizio in più che devono pagare i cittadini che ne usufruiscono”. Amag Ambiente ha inizialmente parametrato i costi della movimentazione considerando tutti i 23 mila cittadini potenzialmente interessati dal porta a porta e guardando alle tariffe applicate da città che già adottano questo sistema, a partire dalla vicina Casale Monferrato: “I 1.800 euro annui possono sembrare tanti, ma si tratta del costo per stabili con oltre 20 unità abitative. Inoltre, i nostri operatori entrano negli stabili sei volte a settimana per tutto l’anno”, ha puntualizzato Borbon.

Oggi ad occuparsi della movimentazione dei cassonetti sono una decina di lavoratori interinali ma definito il numero di contratti, Amag Ambiente definirà anche il personale effettivo che si occuperà del servizio. A partire dal 7 luglio, intanto, Amag Ambiente inizierà con il porta a porta nelle zone industriali della città. Le ditte hanno già ricevuto i loro cassonetti, ha spiegato Borbon, e si guarda ai primi mesi del 2026 per iniziare con il porta a porta a Castelceriolo, Lobbi e San Giuliano Nuovo. La speranza, ha spiegato Borbon, e che con l’avvio del porta a porta nelle aree industriali, e poi anche nelle tre frazioni di Alessandria, si possa porre un freno al cosiddettoturismo dei rifiuti”: “L’esperienza insegna che quando si tolgono le batterie di cassonetti lungo le strade le persone smettono di accumulare lì vicino i rifiuti. Purtroppo, chi è incivile continuerà da abbandonare i rifiuti ma con il porta a porta nelle zone industriali e nei tre sobborghi contiamo di eliminare il problema almeno in quelle zone”.

Cliccate qui per visualizzare il volantino di Amag Ambiente con le corrette modalità per il conferimento dei rifiuti. 

 

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